In Green Book, Viggo Mortensen ha dato vita ad una delle migliori interpretazioni della sua carriera. L'attore è a tal punto legato al titolo diretto da Peter Farrelly da difenderlo da alcune critiche che ritiene essere prive di fondamento alcuno.
Alla 91esima edizione dei Premi Oscar, Green Book ha ricevuto 5 nomination e ha portato a casa 3 statuette, tra cui quella al Miglior Film, al Miglior attore non protagonista e alla Miglior sceneggiatura originale. Nel film, Viggo Mortensen interpreta un autista italo-americano con il compito di proteggere e di condurre ovunque voglia il celebre pianista Dr. Don Shirley.
Come riporta Indiewire, durante la campagna promozionale di Falling, film in cui Viggo Mortensen interpreta un omosessuale alle prese con un padre malato e omofobo, l'attore ha risposto duramente alle critiche che sono state rivolte a Green Book. In occasione di un'intervista con The Independent, l'interprete ha affermato: "La maggior parte delle critiche rivolte a Green Book non sono soltanto irragionevoli ma anche mendaci, inaccurate e irresponsabili. Sono basate su un mucchio di stronzate! Tutto ciò cambia il modo in cui vengo percepito dal pubblico? Può darsi. Ma non posso farci nulla".
La famiglia del protagonista del film, il celebre pianista Dr. Don Shirley, ha duramente criticato il progetto e lo ha accusato di aver messo in campo una falsa rappresentazione del parente. Addirittura, nel 2018, il fratello di Shirley ha definito il film come una sinfonia di bugie. A proposito del film, Mortensen ha affermato anche: "Ormai è diventato un cliché chiedersi quale sia il Green Book di ogni nuova annata. Il titolo del film è diventato un sinonimo di qualcosa di davvero brutto".
Falling, invece, è il nuovo film scritto e diretto da Viggo Mortensen. Anche questo nuovo progetto - che è stato presentato al Sundance Film Fest - è finito sotto l'occhio del ciclone perché il protagonista omosessuale è stato interpretato da un eterosessuale. A questo proposito, l'attore ha risposto: "Non penso sia necessario chiedere a qualcuno quale siano i suoi gusti in termini di genere sessuale. Né, tanto meno, dovevo sentirmi costretto a scritturare un omosessuale per interpretare un omosessuale. Io ho vestito i panni di John perché sentivo di poterlo fare e perché ho avuto modo di risparmiare su un attore. Ciò che conta, per me, è che l'interprete riesca a costruire un buon personaggio e ha dare il meglio di sé stesso".