In apertura della 75esima edizione della Mostra del cinema di Venezia, il padrino della kermesse Michele Riondino ha commentato la situazione politica italiana attaccando quello che ha chiamato "il cosiddetto governo del cambiamento". Non si è fatto attendere un tweet di risposta da parte del Ministro dell'Interno Matteo Salvini che al momento si trova proprio a Venezia, ma non per il festival.
Michele Riondino intervistato a Venezia ha affermato: "Sono contento di non incontrare il ministro Salvini né altri rappresentanti del cosiddetto governo del cambiamento. Salvini non mi rappresenta e non rappresenta la maggioranza di quelli che hanno votato 5 Stelle. E lo dico da elettore dei 5 Stelle. Chi ha votato 5 Stelle non si sarebbe mai messo con la Lega. Non avrei mai accettato il contratto di governo con la Lega e non avrei mai votato 5 Stelle se avessi saputo che loro lo avrebbero fatto".
In seguito, su Twitter, Matteo Salvini ha condiviso una vecchia foto di Riondino insieme ad Asia Argento scrivendo: "Il padrino della Mostra del Cinema di Venezia, tal Michele Riondino qui in compagnia della tranquilla Asia Argento, si dichiara contento di non incontrare Salvini. Invece lo incontrerei volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via." Ecco il tweet:
Il "padrino" della Mostra del Cinema di Venezia, tal Michele Riondino qui in compagnia della tranquilla Asia Argento, si dichiara "contento di non incontrare Salvini".
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 29 agosto 2018
Invece lo incontrerei volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via pic.twitter.com/lmlbwXvSj0
La risposta del Ministro è accompagnata da una vecchia foto del 2012 scattata per la promozione del film Gli sfiorati. Chiaramente la scelta dell'immagine è dovuta al tentativo di screditare Riondino associandolo in qualche modo ai fatti degli ultimi giorni che hanno visto protagonista la Argento.
L'intervento di Salvini non passa inosservato e Riondino gli risponde con un post su Facebook in cui scrive: "Appena mi sarà possibile risponderò a tutti, circa le menzogne montate su di me solo per aver espresso un parere sulle mie scelte politiche. Scelte che prima di ogni elezione interessano a tutti, subito dopo invece diventano motivo di scherno, derisione e, per i leghisti vecchi e nuovi, un chiaro invito a ogni tipo di violenza e minaccia personale. Se non è squadrismo questo davvero non so cosa ancora aspettarmi. Sulle mie pagine si è scatenata una fucilazione di post volgari e violenti che nulla hanno a che fare con le mie legittime esternazioni. Sono un cittadino, voto e dunque mi esprimo. Pago le tasse e in quelle tasse ci sono i 49 milioni rubati dalla lega di Salvini". L'attore termina ringraziando l'autore di un articolo che si è mosso per far notare l'inutilità della foto postata dal Ministro Salvini e il modo in cui ha tentato di strumentalizzarla.
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