Katherine Paterson scrisse Un ponte per Terabithia nel 1977 al fine di aiutare suo figlio di otto anni a riprendersi da un incidente traumatico: il suo migliore amico era morto dopo essere stato colpito da un fulmine. Suo figlio, David Paterson, è sempre stato riconoscente nei confronti della madre e quando dopo anni di valutazioni e duro lavoro ha deciso di produrre un film basato sul romanzo della madre.
Nonostante la genesi del libro fosse già piuttosto traumatica, Katherine Paterson ha anche dovuto affrontare un cancro durante la stesura del romanzo: "Ovviamente i miei figli pensavano che sarei morta, non sapevano se ce l'avrei fatta o meno. Ho iniziato a scrivere il libro per cercare di dare un senso alla morte e mi sono fermata quando ho capito che se avessi scritto il capitolo successivo, Leslie sarebbe morta ... Ho capito che dovevo guardare in faccia la mia stessa morte, sono tornata indietro e ho finito il libro."
Nel corso degli anni, il figlio diKatherine Paterson, David, è diventato un drammaturgo e sceneggiatore di successo. Intorno al 1990 iniziò a balenare nella sua mente l'idea di creare una versione cinematografica di Un ponte per Terabithia.
Promise a se stesso, prima che a chiunque altro, di rendere giustizia al libro e soltanto in seguito chiese la benedizione di sua madre per scrivere la sceneggiatura. Era estremamente determinato, voleva che il film fosse fedele al libro ed a causa di questa sua convinzione gli ci vollero diciassette anni per scrivere un adattamento che corrispondesse alla sua visione.