Mark Frost, co-creatore della serie con David Lynch, ha svelato di essere convinto che l'omicidio di Laura Palmer nella serie Twin Peaks sia stato risolto troppo in fretta.
Intervistato da Variety, lo sceneggiatore ha parlato dei suoi rimpianti riguardanti la serie cult e condiviso qualche idea che avrebbe voluto sviluppare nello show andato in onda all'inizio degli anni '90.
L'ammissione dell'autore della serie
Parlando degli eventi raccontati nei 10 episodi della stagione 2 di I segreti di Twin Peaks, Mark Frost ha sottolineato: "David Lynch ha sempre detto: 'Non dovremmo mai risolvere il mistero. Questo dovrebbe andare avanti per sempre. E c'è una parte di me che pensa potrebbe avere ragione".
L'autore ha quindi ribadito che l'omicidio di Laura Palmer è stato risolto "decisamente troppo presto", spiegando che avevano "letteralmente una pistola puntata alla tempia" perché i responsabili del network avrebbero smesso di pagarli se non avessero spiegato quell'elemento in fretta. Frost ha raccontato che era un aspetto della storia che avrebbero dovuto risolvere fin dall'inizio della seconda stagione, mentre lui sperava di poter proseguire a mantenere il segreto almeno per un altro capitolo dello show.
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Mark ha spiegato che "Avremmo potuto facilmente superare almeno il resto di quella stagione coinvolgendo quelle dinamiche legate alla storia. Ma era ancora il 1992 ed era ancora la televisione dei network, e si sono imposti".
A sostenere gli autori di Twin Peaks c'era però una persona che ha poi compiuto una carriera significativa: Bob Iger, l'attuale CEO della Disney, è stato infatti citato da Mark come una delle persone che hanno sempre cercato di aiutarli. Frost ha ribadito: "Ho sempre avuto la sensazione che fosse dalla nostra parte".