Trento Film Festival: ospiti Maurizio Nichetti e Reinhold Messner

Reinhold Messner tornerà a parlare delle sue imprese nel corso della rassegna dedicata al cinema e alla montagna.

Dall'1 all'8 maggio si terrà la 61° edizione del Trento Film Festival, manifestazione dedicata al cinema e alla montagna. Nel presentare il ricco programma, il presidente Roberto De Martin ha dichiarato: "Un'edizione, ci tengo a sottolineare, ricca come quella dello scorso anno in termini di proposte. 8 serate evento, 7 mostre, oltre 20 appuntamenti dedicati a ragazzi e famiglie, 82 tra incontri, presentazioni, inaugurazioni, reading e spettacoli fino al 5 maggio a Trento e tra l'1 e l'8 maggio a Bolzano e oltre 120 film concentrati in otto giorni. Un numero di proiezioni più ampio di quelle dei festival Venezia e di Roma". A illustrare il ricco e variegato programma Luana Bisesti, direttore del festival. "Le nostre serate permetteranno al pubblico di spaziare dalla mutevolezza della montagna alle montagne di casa nostra (Dolomitiche), alle arti che raccontano la montagna (a cura di Philippe Daverio), all'Everest che riporterà sul palco dell'Auditorium Reinhold Messner". Tra i grandi nomi protagonisti a Trento anche lo scrittore Mauro Corona, che presenterà il suo ultimo libro Confessioni ultime, e il mitico fondatore delle_ Lonely Planet_ Tony Wheeler.

Al regista Maurizio Nichetti la direzione artistica di un'altra serata importante, quella che festeggerà i 150 del Club Alpino Italiano, socio fondatore insieme al Comune di Trento e al Comune di Bolzano del Trento Film Festival. Primo appuntamento in programma mercoledì 10 aprile a Trento, Andy Holzer racconterà la sua storia di alpinista estremo, cieco sulla cima del mondo. "Gli abbiamo dedicato un appuntamento in anteprima, ci presenterà il suo ultimo libro edito da Keller e il 25 partirà per la Turchia, che tra l'altro è il paese ospite della 61esima edizione del festival" spiega Luana Bisesti. "Per la giuria sarà veramente difficile assegnare quest'anno le Genziane d'Oro" spiega Sergio Fant, visibilmente soddisfatto per la selezione di opere in concorso. "Arrivano anche da festival internazionali non strettamente legati al mondo della montagna. L'opera di ricerca è stata veramente importante come testimonia il cartellone della sessantunesima edizione: il meglio del contemporaneo senza rinunciare ad incursioni nella storia e negli archivi. Lo scorso anno abbiamo avuto una crescita del 25%, la sfida è migliorare questo risultato". Per informazioni www.trentofestival.it.