In una recente intervista, Lewis Pullman si è soffermato sulle difficoltà incontrate nell'essere il figlio di una nota star di Hollywood, Bill Pullman, soprattutto all'inizio della sua carriera.
La star di Thunderbolts ha approfondito la scelta di diventare attore* e la pressione che sentiva agli esordi per il paragone con la star di Independence Day e Balle spaziali.
La pressione vissuta da Lewis Pullman e il percorso personale nella recitazione
"Quando ho capito che era un compito impossibile, ho provato un senso di sollievo: se c'era un futuro per me nel cinema, sarebbe stato solo facendo le cose a modo mio, cercando di aprirmi una strada personale" ha spiegato Pullman jr.

Un cambio di prospettiva che l'ha liberato:"Mi ha fatto rendere conto che sono molto diverso da. Non ho i suoi stessi punti di forza... Posso trovare la mia voce, il mio stile, e mi sono dato il permesso di farlo".
Superare l'ingombrante presenza del padre nel mondo del cinema non è stato facile:"Ogni set in cui vado, c'è qualcuno che ha lavorato con mio padre e che lo adora. È difficile stare al passo con quella reputazione... volare nella sua scia. Mi ricorda sempre quanto sia incredibilmente generoso, gentile e talentuoso".
Lewis Pullman confessa la presenza del nepotismo
L'attore ha confessato di essere consapevole dei vantaggi del nepotismo e delle difficoltà di chi cerca di farsi strada soltanto con le proprie forze e ambizioni:"Fare esperienza e sentirsi a proprio agio in una situazione così bizzarra... Capisco sia complicato. A me è servito tantissimo tempo per sentirmi a mio agio davanti alla macchina da presa e per dimenticarmi che fosse lì, e non ci sarei mai riuscito senza tutte le occasioni che ho avuto".

In Thunderbolts*, Lewis Pullman interpreta Bob Reynolds/Sentry, al fianco di Florence Pugh, Sebastian Stan e David Harbour.