Thomas Ceccon è una delle punte di diamante della nazionale italiana di nuoto: l'atleta si è raccontato in una lunga intervista al numero di settembre di Style, pubblicata in anteprima dal portale collegato al magazine de Il Corriere della Sera. Thomas Ceccon ha svelato da dove viene la sua fama di Bad Boy e i sacrifici fatti per arrivare ad essere il primatista del mondo della sua specialità.
Il 18 agosto si sono conclusi gli europei di nuoto, la competizione che ha visto l'Italia piazzarsi al primo posto del medagliere con 35 medaglie complessive di cui 13 ori, 13 argenti e 9 bronzi. Thomas Ceccon Ha contribuito a questo trionfo portando casa sei medaglie di cui quattro d'oro, due individuali, e due nella staffetta. L'ultima, la 4×100 mista, ha chiuso la competizione con una marcia trionfale dei quattro italiani, Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Matteo Rivolta e Alessandro Miressi, che hanno letteralmente polverizzato gli avversari.
Thomas Ceccon, nato a Thiene, in provincia di Vicenza il 27 gennaio 2001, ha raccontato a Giacomo Fasola di aver iniziato a nuotare presto: "Già a sette-otto anni mi allenavo praticamente tutti i giorni e non mi pesava per niente. Ha cominciato a pesare negli anni dell'adolescenza: andavo a scuola e poi a nuotare, tornavo a casa tardi, vedevo gli amici che uscivano e io non potevo". Poi il trasferimento a Verona con la madre perchè "A Vicenza non c'era una vasca da 50 metri coperta. Una delle cose più difficili è stata staccarmi da mio fratello Efrem, avevamo un bellissimo rapporto e ora ci vediamo poco".
Campione del mondo ai mondiali di Budapest 2022 nei 100 metri dorso, dove ha stabilito il primato mondiale con il tempo di 51"60, Thomas Ceccon è accompagnato dalla fama di essere il Bad Boy della nazionale di nuoto. Il dorsista a Style ha rivelato come è nato questo nomignolo "A 16 anni sono entrato in Nazionale ed ero il più giovane di tutti. Non avevo niente a che spartire con quelli di 30 anni quindi stavo da solo, mi facevo i fatti miei... Ed ero visto male. Per carità, qualche cavolata l'ho fatta, tipo arrivare in ritardo e non ascoltare quello che dicevano gli allenatori. Ma la verità è che non era un bell'ambiente e nessuno dei grandi mi ha aiutato a entrare nel gruppo".
Thomas Ceccon fa parte della nazionale di nuoto italiana più forte di tutti i tempi, la 'sua' 4x100 mista a Budapest si è presa il lusso di battere il quartetto statunitense, un evento quasi unico nella storia dei mondiali. Quel giorno scesero in vasca Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi: "Siamo un bellissimo gruppo. Miressi mi rimprovera perché lo ripeto sempre, ma con Federico e Nicolò facciamo questa staffetta sin dagli juniores e siamo molto uniti".
In questi giorno sui social, e in televisione, i campionati europei sono stati seguitissimi, così come erano stai seguiti i mondiali di Budapest, i nuotatori sono diventati i nuovi beniamini del pubblico, molto di loro, tra cui lo stesso Ceccon, sono considerati dei sex Symbol. A questo Ceccon risponde: "Ma no, io penso a nuotare, di quello che succede fuori dalla piscina m'interessa poco. Rispetto ad altri sportivi siamo avvantaggiati dal costume, nel senso che andiamo in giro praticamente nudi, e dagli allenamenti che facciamo: di nuotatori con un brutto fisico ce ne saranno un paio, forse".
Sul più forte la risposta, ridendo, è: "Beh, io... Nella staffetta faccio dorso, ma se c'è bisogno posso fare anche le frazioni di stile libero e delfino": il più simpatico "Federico Burdisso perché ci conosciamo dal 2013 ed è il mio miglior amico nel nuoto". Il più bello "Oddio, penso Martinenghi".