Com'è nata la scena della cena, la più memorabile e folle di The Square, film svedese che ha vinto la Palma d'Oro a Cannes nel 2017? Parliamo, ovviamente, del momento in cui una cena di gala al museo dove lavora il protagonista viene stravolta da un pezzo di arte performativa, eseguita da un uomo il cui comportamento scimmiesco mette a disagio gli ospiti, in particolare il critico d'arte interpretato da Dominic West. L'uomo in questione, tale Oleg, ha le fattezze di Terry Notary, ingaggiato proprio per la sua dimestichezza con ruoli da primate, essendo apparso tramite performance capture in progetti come la recente trilogia del Pianeta delle scimmie o il reboot di King Kong uscito anch'esso nel 2017. Sempre come presenza digitale lo abbiamo visto anche nel Marvel Cinematic Universe, per l'esattezza negli ultimi due film degli Avengers, dove interpretava Cull Obsidian, uno degli scagnozzi di Thanos.
The Square: satira, senso di colpa e arte contemporanea
Come spiegato da Terry Notary, scelto dal regista Ruben Östlund dopo che questi lo aveva visto in un video in rete, la sequenza si è svolta più o meno come la vediamo sullo schermo: le comparse - tutte provenienti dall'ambiente culturale rappresentato in The Square - erano al corrente dell'idea generale della scena, ma Notary ha sostanzialmente avuto carta bianca sul set, improvvisando a tal punto che, a detta sua, in alcuni ciak era difficile separare la realtà dalla finzione.
L'attore, che dice di non essersi fatto troppe domande sulle motivazioni di Oleg, aveva sostanzialmente il controllo totale della sequenza, concordandosi in anticipo con Dominic West - uno dei pochi veri attori presenti in quel momento - su come si sarebbe eventualmente svolta la loro interazione, per far sì che l'equilibrio di potere tra i due personaggi andasse come previsto nelle intenzioni del regista. Il risultato è un momento di culto che è entrato nella memoria cinefila collettiva già durante la prima proiezione a Cannes, dove il film, un po' a sorpresa, si è portato a casa la Palma d'Oro.