Considerato a lungo impossibile da adattare, The Long Walk di Stephen King diventa finalmente un film, diretto da Francis Lawrence e scritto da JT Mollner. Con l'approvazione dello stesso King, il film debutterà a settembre, portando sul grande schermo l'angoscia distopica e spietata del primo romanzo scritto dal Re del Brivido quando aveva solo 19 anni.
The Long Walk di Stephen King arriva al cinema con il suo benestare
C'è voluta una combinazione di incoscienza, determinazione e amore viscerale per l'opera originale per trasformare The Long Walk* da leggenda hollywoodiana a realtà concreta. Dopo decenni di tentativi falliti - tra cui quelli di George A. Romero, Frank Darabont e André Øvredal - il progetto è finalmente approdato in mani che hanno reso giustizia all'opera: quelle di Francis Lawrence, regista di Hunger Games, e dello sceneggiatore JT Mollner. Invece di recuperare i precedenti script, i due hanno preferito ignorarli, analizzando solo gli errori commessi per non replicarli. "Ho letto alcune delle sceneggiature precedenti", ha dichiarato Lawrence a Empire Magazine, "e ho capito quanto fosse complicato adattare questa storia". Un'impresa difficile, quella di trasporre una narrazione così interiore e crudele, ma premiata con l'approvazione di Stephen King**, che ha apprezzato il risultato finale: "Sembrava molto soddisfatto", hanno raccontato i due autori.

La chiave è stata una fedeltà consapevole, non cieca. "Amiamo questo libro", ha detto Mollner, "amiamo Stephen King. Volevamo mantenere intatti i temi della disperazione e del ciclo della violenza, ma anche sorprendere il pubblico, affinché non fosse solo una pièce teatrale".
Nel cuore narrativo di The Long Walk, si muove una metafora implacabile: un gruppo di ragazzi viene scelto per partecipare a una gara a piedi in un'America distopica, controllata dal glaciale Maggiore - interpretato da Mark Hamill - che supervisiona con mano armata un'agonia collettiva. I partecipanti devono camminare senza sosta a più di 3 miglia all'ora. Chi rallenta, riceve tre avvertimenti. Al quarto, l'esecuzione è immediata. Tra i protagonisti spiccano Cooper Hoffman nei panni di Raymond Garraty e David Jonsson come Peter McVries, circondati da un cast corale che si sgretola lentamente sotto il peso dell'assurdo.
Il film uscirà nelle sale il 12 settembre 2025, e promette di restituire con cruda fedeltà quella "qualità spietata" che, secondo King stesso, ha bloccato ogni adattamento precedente: "Penso che ciò che l'ha frenato finora sia proprio quella storia spietata. Qualcuno deve aver pensato: 'Non so... è dura. È doloroso.'". Ora, quel dolore cammina spedito verso il grande schermo.