The Fifth Estate: Julian Assange contro il biopic

Secondo il giornalista e attivista australiano il film sulla sua vita sarebbe solo un cumulo di bugie finalizzate alla propaganda americana.

Solo pochi giorni fa The Fifth Estate, biopic dedicato al caso Wikileaks e al suo fondatore Julian Assange, è entrato in lavorazione e già si scatenano le prime polemiche. A dar fuoco alle polveri è Assange in persona definendo il film un cumulo di "bugie su bugie. La pellicola è un attacco propagandistico a Wikileaks e alle persone del mio staff". A quanto pare l'attivista australiano sarebbe riuscito a entrare in possesso della sceneggiatura, la cui scena iniziale sarebbe ambientata in un complesso militare in Iran dove compaiono documenti contenenti simboli nucleari. "Che cosa può avere a che fare tutto questo con noi? E' solo propaganda" ha concluso l'attivista che attualmente si trova a Londra, ospite dell'ambasciata equadoriana.

The Fifth Estate, prodotto dalla DreamWorks, dovrebbe arrivare al cinema a novembre. La sceneggiatura, firmata da Josh Singer, è basata su Inside WikiLeaks: My Time with Julian Assange at the World's Most Dangerous Website di Daniel Domscheit-Berg e su WikiLeaks: Inside Julian Assange's War on Secrecy di David Leigh e Luke Harding. Riguardo al film, interpretato da Benedict Cumberbatch e Daniel Bruhl, il regista Bill Condon ha dichiarato: "Ci potrebbero volere decenni per comprendere appieno l'impatto rivoluzionario di WikiLeaks nella diffusione delle informazioni. Questo film non pretende di avere l'autorità assoluta sul soggetto né vuole giudicare Assange. Vogliamo esplorare la complessità e i cambiamenti nell'età della trasparenza nell'informazione e ci auguriamo di arricchire il dibattito sul caso WikiLeaks."