Kaley Cuoco ha sempre parlato di The Big Bang Theory con estremo affetto. In occasione di un'intervista con Variety, l'attrice si è soffermata a discutere sulla conclusione dello show con Jim Parsons e sul modo in cui lei è venuta a sapere della fine della sit-com.
Kaley Cuoco ha dichiarato: "The Big Bang Theory è davvero straordinario e, mentre lavoravo sul set, pensavo che sarei rimasta a vita una ragazza da sit-com". Le cose, però, non sono andate così e, in occasione della conversazione, l'attrice ha ricordato il giorno in cui la serie è ufficialmente giunta alla conclusione. Come racconta l'attrice, il co-creatore di The Big Bang Theory, Chuck Lorre, ha chiesto di discutere con lei e gli altri protagonisti dello show. L'obiettivo del gruppo era quello di dare vita alla 13esima stagione della serie. Ad essere in disaccordo, però, era Jim Parsons.
La risposta dell'attore, purtroppo, ha scioccato l'intero cast, che si è chiesto come la serie potesse continuare senza la presenza del suo personaggio principale. Lo stesso Chuck Lorre è stato in grado di esprimere i pensieri dell'intero cast, dichiarando: "The Big Bang Theory è sempre stato un lavoro di gruppo. Tutti per uno e uno per tutti. O tutti o nessuno".
Per gli interpreti, però, abbandonare il mondo di The Big Bang Theory è stato davvero complesso e doloroso. Kaley Cuoco ha raccontato: "Io e Galecki abbiamo pianto e ci siamo aggirati per un po' sul set. In occasione delle riprese dell'ultimo episodio il clima era teso e tutti ci ascoltavano come se quella fosse stata l'ultima volta che avremmo aperto bocca". Al momento, comunque, l'attrice è felice che le cose siano andate così: "Continuando a lavorare in The Big Bang Theory non avrei fatto The Flight Attendant. Poi, con il Covid non avremmo nemmeno potuto girare. Quindi, i piani divini si sono rivelati fruttuosi, in fin dei conti". Il pensiero per la serie, però, continua ad essere estremamente affettuoso: "The Big Bang Theory ha trasformato in sexy le persone nerd. Le persone hanno amato lo show e, per me, sono stati anni straordinari".