Cattive notizie per gli estimatori di Terrence Malick. Il suo ultimo film, l'epopea blibica The Way of the Wind, sarebbe bloccato in un eterno limbo di post-produzione e potrebbe non essere mai distribuito.
Le riprese della pellicola, intitolata in un primo tempo The Last Planet, hanno preso il via nel 2019. Il film, che rilegge la storia di Gesù Cristo filtrata attraverso lo sguardo poetico di Malick, vede Géza Röhrig nei panni di Gesù, Mark Rylance nelle molteplici incarnazioni di Satana e Matthias Schoenaerts nel ruolo di San Pietro che, secondo alcuni, potrebbe essere il vero protagonista.
  La lavorazione del film di Malick è nel caos?
Secondo il Telegraph i problemi dietro la lavorazione del film sarebbero molteplici per via del caos creativo di Terrence Malick. Il regista 81enne avrebbe girato oltre 3000 ore di girato e, nonostante i rumor iniziali di un debutto al Festival di Cannes del 2025, è "ben lontano dall'essere pronto". Secondo il produttore Alex Boden Malick sarebbe "molto felice del materiale che ha in mano, ma non sembra accennare a voler terminare la post produzione".
Secondo le informazioni riportate nell'articolo, a complicare ulteriormente la situazione ci sarebbero i metodi poco ortodossi e le scelte creative anticonformiste di Malick, tra cui la presenza di scene in cui Gesù fuma cannabis e un monologo filosofico di Satana lungo ben 28 minuti. Nel film pare, inoltre, che Gesù non compia miracoli ed è molto presente la voce narrante di Pietro, registrata in precedenza da Matthias Schoenaerts.
Al momento, The Way of the Wind è il film di Terrence Malick con la più lunga post-produzione. Si vocifera addirittura che il regista Malick avrebbe iniziato a distribuire compiti di montaggio al suo cast, che ha invitato nel suo ranch per fargli plasmare il film a modo loro. Il cineasta sarebbe talmente immerso in questa opera da aver respinto l'invito del SXSW Festival, che avrebbe voluto ospitare la premiere del film, affermando di essere "troppo impegnato col montaggio".
Di certo non farà bene al progetto la concorrenza di Mel Gibson, che si appresta a girare in Italia il suo The Resurrection of the Christ, che vedrà Gesù alle prese con un viaggio negli inferi, la cui uscita è fissata per il 2027.