Dopo aver annunciato la messa in produzione del sequel di Demolition Man, Sylvester Stallone ha esaltato sui social il cult sci-fi del 1993, difendendolo dalla tiepida accoglienza riservatigli all'epoca dalla critica.
Sylvester Stallone è sempre stato un fan di Demolition Man. All'inizio degli anni '90, la risposta della critica fu un po' mista ma nel corso degli anni il film è diventato un cult ed è ricordato con affetto da molti dei fan di Stallone, i quali lo considerano uno dei suoi film più riusciti.
Nelle scorse ore, l'attore ha condiviso su Instagram un'immagine che riguarda proprio Demolition Man. Nel post si legge: "Nel 1993, la maggior parte dei critici ha liquidato un film unico come uno stupido film d'azione con 'esplosioni eccessive'. Non hanno considerato il fatto che prevedeva e scherzava in modo intelligente su correttezza politica, mascolinità tossica, pregiudizi razziali, l'isteria intorno alla cancel culture e molto altro. Ormai è ovvio che il film era brillante, anche se non ha ancora abbastanza credito". Stallone ha quindi aggiunto nella didascalia: "Mi è sempre piaciuto questo film. Era un grande film d'azione, diretto meravigliosamente da Marco Brambilla. E gli sceneggiatori erano molto avanti rispetto ai tempi".
Per quanto riguarda il sequel di Demolition Man, la notizia era da tempo nell'aria. Stallone ha confermato che il film è ormai in rampa di lancio e l'avvio della lavorazione non è lontano: "Credo che ci siamo. Ci stiamo lavorando proprio ora con Warner Bros. e sembra fantastico. Dovremmo esserci. Accadrà a breve".
Il primo Demolition Man si apre in una Los Angeles in preda alla violenza. Sylvester Stallone interpreta John Spartan, poliziotto LAPD noto come "Demolition Man", che è sulle tracce del folle Simon Phoenix, spietato criminale interpretato da Wesley Snipes. Spartan cattura Simon, ma non prima che questo abbia eliminato ostaggi innocenti lasciando nel poliziotto un senso di colpa per le vittime causate. Entrambi i rivali vengono ibernati per essere risvegliati in un mondo futuro, nel 2032, in una Los Angeles trasformata nella pacifica megalopoli San Angeles.