Il rapporto tra Dylan Dog e il regista di Suspiria, Dario Argento, è sempre stato molto stretto sin dai tempi de Le notti della luna piena, terzo albo nella storia del neonato Indagatore dell'Incubo in occasione del quale Tiziano Sclavi ha voluto omaggiare la sua creatura modellando il racconto sulla base del film uscito nel 1977.
La storia di Dylan Dog è ricca di omaggi nei confronti di mostri sacri quali George Romero, Wes Craven e Tobe Hooper. Il terzo albo, in modo particolare, trae spunto da Suspiria di Dario Argento. Le notti della luna piena, infatti, racconta la storia di sparizioni misteriose avvenute in un collegio femminile nella Foresta Nera. Tra ululati lontani e fauci bestiali, Dylan e il suo aiutante Groucho Marx si trovano a indagare sul collegio femminile diretto dalle sorelle Blucher, che non sono ciò che sembrano. E che dire dei lupi mannari? Il celebre Indagatore dell'Incubo decide di seguire le tracce di una ragazza scomparsa ma dovrà vedersela con una potente strega.
Fin dai primi numeri di Dylan Dog, Tiziano Sclavi ha disseminato nel corso delle sue storie omaggi e citazioni che rimandano al cinema di Dario Argento. Ad esempio, il collegio femminile che sta alla base de Le notti della luna piena ricorda da vicino quello di Suspiria, così come lo stesso finale, che culmina con la distruzione della scuola e con la rivelazione del carattere magico delle sorelle Blucher, le reggenti dell'istituto.
Da parte sua, in occasione di un'intervista con La Repubblica, il regista di Suspiria ha dichiarato: "L'immaginario che Sclavi ha riversato nella serie e anche l'attenzione che dimostra per i mostri e per i diversi sono entrambe cose in cui mi riconosco. E poi, nelle sue storie c'è sempre ironia, come nei miei film". Ma non finisce mica qui! Nel secondo albo di Dylan Dog, Jack lo Squartatore, il protagonista e la sua giovane cliente Jane si recano al cinema a vedere L'uccello dalle piume di cristallo. In Attraverso lo specchio, la Morte si rivela a Dylan come una donna riflessa in uno specchio, da cui emerge per incombere su di lui in tutta la sua spaventosa dimensione: si tratta di un omaggio all'analogo finale di Inferno.
Ne La regina delle tenebre, poi, la ragazza protagonista pronuncia inquietanti frasi che rimandano ancora a Inferno, mentre nella vicenda compare un enigmatico signore anziano che ricorda l'architetto Varelli dello stesso film. Per arrivare a Profondo nero, albo che ha visto per la prima volta Dario Argento scrivere un soggetto di Dylan Dog. Il regista di Suspiria e Profondo rosso ha scritto per la prima volta un fumetto che si è trasformato in un cult assoluto per tutti gli amanti del genere.
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A proposito di Profondo nero, Roberto Recchioni (curatore ufficiale di Dylan Dog) ha dichiarato: "È una storia al tempo stesso morbosa e romantica, violenta e delicata, divertente e terrorizzante, sgangherata e sgangherabile, come avrebbe detto Umberto Eco, grande estimatore del cinema di Argento quanto dei fumetti di Sclavi". Come Dario Argento, anche Dylan Dog ha avuto modo di affrontare tutto ciò che si nasconde sotto la superficie della realtà tra cui i nemici invisibili e crudeli che dimorano nella zona d'ombra dell'anima.
Nel corso di una recente intervista, Dario Argento ha parlato dei suoi film preferiti tra quelli che ha diretto e del suo prossimo progetto per il cinema.