Da molti era atteso il parere Dario Argento sul Suspiria di Luca Guadagnino, presentato nella giornata di ieri al Festival di Venezia 2018. Il regista romano - ultimamente sotto torchio per via dei fatti legati all'accusa di molestie alla figlia Asia - non ha dato giudizi veri e propri nel merito dell'adattamento, ma ha sottolineato da subito la distanza tra le due pellicole, divise anche da 40 anni di cinema:
"È un film fatto con la grazia di Luca Guadagnino che sa raccontare storie con finezza. Lui l'ha affrontato in un modo diverso, non è la stessa cosa. Io ho fatto un film feroce raccontando le cose terribili che avevo dentro. Lui ha fatto un film più delicato, meno horror. Non rispecchia il film originale, ha diritto di raccontare una storia che riflette i suoi pensieri ma che è diversa dalla mia versione dei fatti".
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Guadagnino, durante la conferenza stampa del suo Suspiria, non si è sbilanciato troppo sul parere di Dario Argento, e ha dichiarato:
"Sì, ha visto il mio film e mi ha fatto una gran bella telefonata, mi ha detto tante belle cose che però che preferisco ve le dica lui quando ne avrà voglia."
La protagonista del film è Dakota Johnson nel ruolo di un'aspirante ballerina che si iscrive a una scuola prestigiosa e ne scopre i segreti oscuri e violenti: l'attrice interpreta Susie, una giovane americana che nel 1977 si trasferisce a Berlino per frequentare una prestigiosa scuola di danza. Subito dopo il suo arrivo però, un'allieva della scuola scompare in circostanze misteriose. Mentre Susie fa enormi progressi sotto la guida di Madame Blanc (Tilda Swinton), rivoluzionaria direttrice della compagnia, la ballerina stringe amicizia con Sara che le confida i suoi sospetti sull'accademia, che nasconderebbe un orribile segreto.