Super Cube, l'anime cinese doppiato con l'intelligenza artificiale fa imbufalire fan e registi del settore

Uno dei migliori anime del 2025 , Super Cube, realizzato in Cina e secondo lo stile dei donghua, ha un doppiaggio realizzato con intelligenza artificiale che ha disgustato i fan: ma non è solo il doppiaggio la criticità secondo alcuni.

Una scena di Super Cube

Tra le sorprese più chiacchierate di questa primavera 2025 c'è senza dubbio Super Cube, donghua cinese diventato virale per le sue spettacolari sequenze d'azione e la trama da shōnen cosmico che unisce romanticismo liceale, superpoteri interdimensionali e viaggi nello spazio. Ma se da una parte l'animazione è lodevole, dall'altra le polemiche non mancano. Due, in particolare, stanno accendendo il dibattito: il doppiaggio inglese realizzato con intelligenza artificiale (già definito "orribile" dagli spettatori) e le dichiarazioni al vetriolo di Kenichiro Aoki, action animation director della seconda stagione di One-Punch Man, che ha accusato il team di animazione di plagio stilistico e scarsa profondità visiva.

Il disastro meraviglioso di Super Cube

Nel tentativo di ampliare il pubblico internazionale di Super Cube, la piattaforma cinese iQIYI ha voluto sperimentare un doppiaggio in lingua inglese completamente generato da intelligenza artificiale. Il risultato? Un flop clamoroso. Le reazioni degli utenti non si sono fatte attendere: "È puro trash", "Sembra doppiato da due persone diverse nella stessa scena", "Neanche Ghost Stories era così brutto".

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Il problema principale sta nella totale mancanza di espressività: le linee di dialogo sono piatte, con una cadenza meccanica che rende impossibile empatizzare con i personaggi. L'AI fatica a mantenere una coerenza vocale tra le battute e non riesce a restituire le sfumature emotive che un doppiatore umano saprebbe trasmettere.

La vicenda riaccende il dibattito sull'uso dell'intelligenza artificiale nel doppiaggio, già esploso con l'episodio delle immagini AI ispirate a Studio Ghibli, e pone una questione fondamentale per il futuro dell'animazione: l'efficienza tecnologica può davvero sostituire la sensibilità artistica?

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La critica di Aoki: "Animazione bella ma vuota, e troppo simile a Yutapon"

Ma il doppiaggio non è l'unico fronte su cui Super Cube è sotto attacco. Kenichiro Aoki, key animator e direttore delle scene d'azione per la seconda stagione di One-Punch Man, ha commentato negativamente su X (ex Twitter) una delle sequenze più spettacolari dell'anime, contenuta nell'episodio 7: una scena d'azione di quasi quattro minuti diventata virale per il suo impatto visivo. "È una bella animazione, ma non mi coinvolge. Scorre troppo velocemente, senza lasciare il tempo di assimilarla", ha scritto Aoki. Poi l'affondo: "Basta usare lo stesso layout, gli stessi movimenti e le stesse espressioni di un certo super animatore. È un peccato."

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Il riferimento implicito è a Yutaka Nakamura, leggendario animatore soprannominato "Yutapon", celebre per i suoi impact frames e lo stile fluido che ha caratterizzato serie come Cowboy Bebop e My Hero Academia. Il creatore della scena, nian41, è stato accusato da Aoki di imitare troppo da vicino quello stile, senza metterci una voce personale. Le reazioni sono state contrastanti: da una parte chi accusa Aoki di ipocrisia, citando il controverso calo qualitativo di One-Punch Man nella stagione 2 animata da J.C. Staff, dall'altra chi gli dà ragione, riconoscendo che l'animazione di Super Cube è visivamente brillante, ma troppo frenetica e priva di "peso" nelle azioni.