Striptease, Demi Moore: "Divenni l'attrice più pagata, ma mi vergognavo tantissimo"

I 12,5 milioni incassati per il ruolo in Striptease resero Demi Moore l'attrice più pagata all'epoca, ma le lasciarono una grande amarezza.

Demi Moore in una scena di Striptease

Il record di Demi Moore, che con i 12,5 milioni di paga per Striptease divenne l'attrice più pagata dell'epoca, non ha risparmiato contraccolpi all'attrice, che ricorda la pioggia di critiche per il film diretto da Andrew Bergman.

"Con Striptease, mi sentivo come se avessi tradito le donne e con Soldato Jane come se avessi tradito gli uomini" ha confessato l'attrice al podcast del New York Times The Interview. "Ma l'aspetto che più colpisce è arrivato quando sono diventata l'attrice più pagata. Perché in quel momento hanno cercato di distruggermi? Non era una cosa personale. Credo che chiunque si fosse trovato in quella posizione, portando per la prima volta all'attenzione dei media la questione della parità di retribuzione, sarebbe finito nel mirino delle critiche. Ma dal momento che avevo fatto un film collegato al mondo dello spogliarello, mi vergognavo tantissimo."

Un ruolo "sconvolgente"

Demi Moore
Demi Moore incinta sulla copertina di Vanity Fair

In Striptease, Demi Moore interpretava il ruolo di Erin Grant, ex assistente d'ufficio dell'FBI che accetta un lavoro come ballerina in uno strip club di Miami per disperazione mentre lotta per ottenere la custodia di sua figlia dall'ex marito. La commedia dark vedeva protagonisti anche Burt Reynolds e Ving Rhames.

All'epoca l'attrice era sposata con la star di Arma Letale e Pulp Fiction Bruce Willis e la figlia maggiore Rumer Willis partecipò al film nel ruolo di Angela, la figlia del suo personaggio.

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"Non si trattava di paragonarmi a lui" ha spiegato Demi Moore. "Sì, ho visto quanto veniva pagato. In realtà si trattava più di non pormi dei limiti. Mi dicevo 'Se sto facendo la stessa quantità di lavoro, perché non dovrei ricevere lo stesso trattamento economico?' E non è diverso da quando ho realizzato la copertina di Vanity Fair incinta. Non capivo perché fosse una cosa così importante, perché le donne incinte devono nascondersi? Perché dobbiamo negare di aver fatto sesso? Questa è la paura, giusto, che se mostri la pancia, significa, oh mio Dio, che hai fatto sesso".