Storie Maledette, Franca Leosini: "Ecco perché faccio poche puntate"

Franca Leosini durante l'intervista a Selvaggia Lucarelli ha svelato perchè ogni edizione di Storie Maledette prevede poche puntate e dice la sua sul delitto di Avetrana.

Dal palco della Festa del Fatto Quotidiano Franca Leosini ha svelato uno dei misteri del suo programma: la conduttrice ha spiegato che ogni edizione di Storie Maledette prevede poche puntate perché a volte deve leggere anche diecimila pagine processuali per prepararsi adeguatamente all'intervista.

Le ultime edizioni di Storie Maledette sono state caratterizzare da un numero esiguo di puntate: l'edizione del 2020 ha previsto solo due appuntamenti con grande disappunto dei fan del programma. Franca Leosini ha spiegato il motivo a Selvaggia Lucarelli: "Con grande dispiacere dei direttori di rete faccio solo poche puntate di Storie Maledette. Io devo studiarmi tutti gli atti del processo per arrivare preparata alla puntata e ribattere a quello che dicono gli intervistati, soprattutto se cercano di raccontarmi stronzate".
Franca Leosini fa un esempio che chiarisce bene il concetto: "Per il delitto di Avetrana l'avvocato Coppi mi diede diecimila pagine, io da queste diecimila pagine devo tirare fuori una sceneggiatura per la puntata".

Quando ci sfiliamo mutande sbagliate ci dobbiamo stare zitte

Storie Maledette: Franca Leosini intervista Sabrina Misseri (di spalle)
Storie Maledette: Franca Leosini intervista Sabrina Misseri (di spalle)

Dopo essersi letta tutte le pagine di processo, Franca Leosini si è fatta un'idea ben precisa sulla sentenza del processo di Avetrana. Per l'omicidio di Sarah Scazzi sono state condannate all'ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano (figlia e madre), rispettivamente cugina e zia della vittima e Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, è stato condannato alla pena di 8 anni di reclusione per occultamento di cadavere e inquinamento delle prove. Per la conduttrice di Storie Maledette la pena dell'ergastolo è eccessiva perché non esiste la premeditazione. "L'omicidio di Sarah è stato un delitto di impeto, la fine di un litigio in famiglia" dice la Leosini e ricostruisce l'accaduto "Sabrina si era tolta le mutande per Ivano (che Franca definisce "l'Alain Delon dei miei stivali") e una volta respinta aveva raccontato la storia ad un'amica con Sarah presente. La piccola Sarah lo aveva detto al fratello che a sua volta lo aveva raccontato a mezzo paese. Da qui il litigio che ha portato alla morte di Sarah". Da questa storia drammatica Franca Leosini trae un insegnamento per tutte le donne "Quando ci sfiliamo mutande sbagliate ci dobbiamo stare zitte".