Steven Spielberg è tornato a commentare la sua faida con Netflix, dichiarando che anche lui vuole rendere i film accessibili a tutti, ma vuole che le sale cinematografiche sopravvivano.
In una lettera mandata dal regista al New York Times, Steven Spielberg ha chiarito la sua posizione sulle diverse polemiche nate con il colossale servizio streaming:
"Voglio che le persone si godano l'intrattenimento in qualunque forma preferiscano, grande schermo, piccolo schermo. Quello che mi interessa davvero è avere delle ottime storie, e che ognuno possa avere accesso a queste storie. In ogni caso, credo che la gente debba avere l'opportunità di lasciare la familiarità delle proprie vite per andare in un posto dove possono sedersi con altre persone e condividere un'esperienza. Piangere insieme, ridere insieme, avere paura insieme, così alla fine tutti si sentiranno un po' meno sconosciuti. Voglio che le sale cinematografiche sopravvivano. Voglio che l'esperienza cinematografica resti una parte fondante della nostra cultura."
Il quotidiano The Times ha riportato che Spielberg non parteciperà al tanto atteso incontro dell'Academy sulle nuove regole, dove tutti erano sicuri che avrebbe presentato una regola contro i giganti dello streaming, grazie alla quale potessero essere eleggibili agli Oscar solo i film trasmessi per 4 settimane consecutive nei cinema americani. Il regista di Schindler's List, a quanto pare, ha commentato al Times che le sue parole su Netflix sono state gonfiate oltremodo, e poi l'Hollywood Reporter ha comunicato di aver visto Spielberg a cena con Ted Sarandos, il chief di Netflix.
Tra le novità per gli Oscar 2020 già annunciate avremo la modifica della categoria Miglior Film Straniero, che si chiamerà Best International Feature Film e avremo l'aumento delle nomination per il Miglior Trucco (da 3 a 5).