Ancora non sappiamo quando uscirà in Italia, ma il 13 luglio il pubblico americano potrà godere del nuovo adattamento tratto da Stephen King, la serie in otto episodi The Institute. Naturalmente il Re del Brivido non ha mancato di fornire il suo giudizio sullo show in arrivo su MGM+ promuovendolo a pieni voti.
"THE INSTITUTE debutta questa domenica. Ragazzi fantastici che si scatenano contro il sistema. MGM+. È davvero bello" ha scritto il romanziere su X.
"Quando ci si discosta dalla storia che ho scritto, lo si fa a proprio rischio e pericolo", ha dichiarato dalla sua casa nel Maine. "So quello che faccio, ma non sono sicuro che lo sappiamo sempre gli sceneggiatori o i produttori e i registi".
Non tutti hanno ascoltato il monito kinghiano, che ha apprezzato molte delle opere tratte dal suo corpus letterario, ma non tutte. L'instancabile romanziere ha recentemente assistito a un'ondata di adattamenti cinematografici o per piattaforme di streaming, un elenco che include l'atteso The Life Of Chuck, in uscita il 2 ottobre, e gli imminenti La lunga marcia, The Running Man e It: Benvenuti a Derry.

Di cosa parla The Institute?
Tratto dal romanzo di Stephen King L'istituto, pubblicato nel 2019, lo show in arrivo su MGM+ vede protagonista Mary-Louise Parker nei panni di una inquietante scienziata e Ben Barnes in quello di un agente di polizia di una cittadina sui sue lati opposti della barricata dopo che un gruppo di ragazzini vengono rapiti e torturati.
La serie è fedele al romanzo, ma include alcuni cambiamenti come la scelta di ambientare la storia unicamente nel Maine e di invecchiare il protagonista in modo da non apparire troppo sadici mostrando la violenza su bambini piccoli.
Al centro della storia troviamo il 14enne Luke Ellis, interpretato da Joe Freeman, ultimo ragazzino con poteri speciali seguendo una tradizione che va da Carrie al Danny Torrance di Shining passando per Charlie McGee de L'incendiaria.
"Mi sono chiesto cosa sarebbe successo se un gruppo di ragazzi con poteri psichici avesse potuto vedere abbastanza del futuro da prevedere quando sarebbero arrivati determinati momenti", ha detto King. "Ma i ragazzi sarebbero stati distrutti da questo processo e sarebbero stati tenuti in un posto dove avrebbero potuto servire il bene comune. Era un problema morale che mi piaceva molto."