Stefano Accorsi: "Avevo una voce debole di cui mi vergognavo"

Stefano Accorsi ha rivelato che, da giovane, la voce era la sua grande debolezza. L'incontro con un bravo logopedista, però, ha consentito all'attore di superare questo problema

Una delle prime cose a cui pensiamo quando volgiamo la nostra mente a Stefano Accorsi è, sicuramente, la sua voce. Eppure tra l'attore e la sua voce i rapporti non sono sempre stati dei migliori.

In occasione di un'intervista rilasciata a Il corriere della sera per i suoi primi 50 anni di età, Stefano Accorsi ha rivelato quale sia stato il suo tallone d'Achille e ha parlato della debolezza della sua voce. L'attore ha dichiarato: "La voce era il mio tasto dolente. Avevo un difetto, una voce molto debole che mi dava imbarazzo. Ricordo la sensazione al bar: al bancone volevo chiedere un caffè ma usciva solo un soffio per cui chi avevo a fianco si girava mentre il barista nemmeno si accorgeva. Io mi vergognavo".

Adesso, invece, la situazione è cambiata radicalmente e i fan di Stefano Accorsi venerano, in primo luogo, la sua vibrante voce. L'attore ha riflettuto in questo modo: "In effetti, ora, la voce è diventata un mio punto di forza. Prima era un'assoluta fragilità. Ho incontrato un logopedista eccezionale, Giampaolo Mignardi. Faccio ancora gli stessi esercizi per scaldare la voce e provo tanta soddisfazione, ad esempio, quando finisco il monologo dell'Orlando, a teatro. Lo faccio senza problemi".

Stefano Accorsi ha debuttato al cinema con Pupi Avati in Fratelli e sorelle e ha raggiunto la fama grazie a Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Vesna va veloce, Radiofreccia e, soprattutto, L'ultimo bacio, diretto nel 2001 da Gabriele Muccino. Recentemente, l'attore ha collaborato con Leonardo D'Agostini, Ferzan Ozpetek e Stefano Mordini per Il campione, La dea fortuna e Lasciami andare.