Sinisa Mihajlovic, morto l'ex calciatore e allenatore del Bologna: il cordoglio del mondo del calcio

Sinisa Mihajlovic è morto, aveva 53 anni, ex calciatore ed allenatore: nel 2019 gli era stata diagnosticata una forma acuta di leucemia mieloide

Sinisa Mihajlovic, morto l'ex calciatore e allenatore del Bologna: il cordoglio del mondo del calcio

Sinisa Mihajlovic è morto oggi 16 dicembre 2022. Aveva 53 anni. Nel luglio del 2019 gli era stata diagnosticata una forma acuta di leucemia mieloide, in quel periodo sedeva sulla panchina del Bologna. Quando la notizia della sua morte si è diffusa, sono stati molti i personaggi del mondo del calcio a ricordarlo sui social.

La famiglia di Sinisa Mihajlovic ha comunicato il suo decesso attraverso una nota in cui si legge: "La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic". Il comunicato prosegue: "Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l'amore che ci ha regalato".

Nato il 20 febbraio del 1969 a Vukovar, ma cresciuto a Borovo, che allora faceva parte dell'ex Jugoslavia. Nel 1990 passò alla Stella Rossa di Belgrado, dopo essere cresciuto nel Vojvodina. In Italia arrivò nel 1992 nelle file della Roma. Nel luglio del 1994 venne acquistato in prestito dalla Sampdoria. Riscattato dai blucerchiati nell'estate successiva, si affermò come uno specialista dei gol su calcio di punizione.

Nel 1998, passò a titolo definitivo alla Lazio, nella stagione successiva segnò il primo gol della storia biancoceleste in Champions League. Con la Lazio vinse un campionato (2000), due Supercoppe Italiane (1998 e 2000), una Supercoppa UEFA (1999), una Coppa delle Coppe (1999) e due Coppe Italia (2000 e 2004). Durante questo periodo fu squalificato per 8 giornate nate per aver sputato e calpestato Adrian Mutu, giocatore del Chelsea. Ha chiuso la sua carriera di calciatore nell'Inter.

Come allenatore è stato sulla panchina del Bologna, della Fiorentina, della nazionale serba, della Sampdoria, del Milan, del Torino, dello Sporting Lisbona e di nuovo del Bologna.

Ecco alcuni dei messaggi di cordoglio pubblicati sui social dal mondo del calcio.