Sigfrido Ranucci ha la scorta a causa delle sue inchieste: ecco perché

Il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, intervistato da Adnkronos, ha svelato di avere la scorta a causa di alcune minacce ricevute dopo le sue inchieste sul mondo del calcio.

Sigfrido Ranucci, che dalla primavera del 2017 è il nuovo conduttore di Report al posto di Milena Gabanelli, durante un'intervista di Adnkronos, ha rivelato di essere sotto scorta a causa delle sue inchieste relative al mondo del calcio.

Ranucci ha esordito spiegando: "A causa delle inchieste sul calcio ho la scorta, è stata una conseguenza. Non posso entrare nei dettagli perché c'è un'indagine in corso. Per le minacce alla mia persona non si tratta di tifosi ma di persone che gestiscono loschi affari, parliamo sempre di farabutti. Raiola mi ha chiesto un risarcimento danni, parliamo di centinaia di migliaia di euro. È una persona simpaticamente attaccata al denaro. La cosa che colpisce di più è che quando tocchi il calcio sembra che tocchi qualcosa di sacro."

"Poi c'è la parte dell'affaristica, perché non vengono obbligati società e procuratori di rendere in chiaro modalità e luoghi da dove emettono fattura quando fanno una prestazione," ha continuato il conduttore televisivo italiano. "Sono soldi che dal nostro Paese finiscono all'esterno. Sono 4-5 anni che facciamo inchieste nel calcio e ci poniamo questo tipo di domande. C'è la commissione antimafia che ha indagato sul fenomeno del calcio. Ricordo due o tre blitz della Guardia di Finanza all'interno di società di calcio in tutta Italia ma non ho visto risultati."

Sigfrido Ranucci, che da giugno 2020 è stato scelto dal direttore di Rai 3 Franco Di Mare come suo vice, ha concluso l'intervista dichiarando: "Ormai siamo in un calcio dove neanche più l'erba è vera, la dipingono di verde per far sembrare tutto più bello. A costo di riverniciare copri anche la ruggine che c'è dentro. Il calcio avrebbe gli strumenti per mandare un segnale. Potrebbe essere un mondo che per la sua tipologia, la sua natura, darebbe l'esempio. Torneremo con delle cose molto grosse sul calcio. Stiamo monitorando un po' tutti perché di squadre italiane vere ne sono rimaste poche. A volte ci sono dei prestanomi".