Sean Penn a Che Tempo che fa “Zelensky è una fonte di ispirazione"

Sean Penn si trovava in Ucraina quando il paese è stato invaso dai Russi: a Che Tempo che fa l'attore ha raccontato del suo incontro con il presidente Zelensky.

L'attore Sean Penn è stato ospite di Che Tempo che fa, nella puntata di domenica 13 marzo: il premio Oscar ha raccontato, tra l'altro, del suo incontro con il presidente ucraino Zelensky. Penn si trovava a Kiev il giorno in cui è iniziata l'invasione dell'Ucraina ed è rimasto molto impressionato dalla figura del presidente che ha definito 'una fonte di ispirazione'.

Sean Penn a febbraio era in Ucraina per le riprese di un documentario, come ha rivelato a Fabio Fazio all'inizio dell'intervista "Ho cominciato le riprese per questo documentario a Mariupol' a novembre scorso, eravamo là a intervistare i soldati in prima linea, poi siamo tornati a Kyiv dove abbiamo continuato a girare per riprendere alcuni aspetti culturali della vita in Ucraina. Avevamo previsto un focus sul Presidente Zelensky, dopo circa 4 giorni siamo riusciti a organizzare l'incontro. Stavamo proprio passando alle riprese con lui ma il giorno successivo al primo incontro è cominciata l'invasione russa", ha detto il 2 volte premio Oscar. Penn ha affermato di essere rimasto davvero colpito dal livello di unità e di coraggio dell'Ucraina: "È molto chiaro nello spirito degli ucraini e nessuno incarna più del Presidente tutte queste cose".

L'attore ha parlato con Zelensky il giorno precedente l'invasione dell'Ucraina da parte dei russi "Ho visto una persona estremamente determinata, con moltissimo amore per il suo Paese, per la sua gente, per la libertà, per i sogni e per tutto ciò che ha un senso per tutti noi. È stato possibile vederlo nei suoi occhi. Per me è stato un'ispirazione, una delle più grandi ispirazioni che io abbia mai tratto da chiunque". Sean, a proposito dell'incontro con il Capo di Stato ucraino, ha ammesso: "Non so se sapesse esattamente che è nato per affrontare quello che sta affrontando, non so se sia riuscito ad averne consapevolezza fino al giorno in cui tutto è cominciato. Dentro di noi c'era la speranza che questa follia non succedesse. Penso che gli ucraini fossero molto preparati per quello che stava per succedere, per il peggiore scenario possibile, per quanto si possa essere preparati considerata la mancanza di risorse o le risorse che sono arrivate dal resto del mondo".

Sean Penn, come ha raccontato nell'intervista visibile anche su Raiplay, qualche giorno dopo, ha dovuto lasciare il paese, coprendo gli ultimi chilometri, che lo separavano dal confine con la Polonia, a piedi, superando una fila interminabile di automobili: "Non so se le persone stessero lasciando il Paese con poco perché pensavano di poter tornare, o se hanno lasciato tutto a casa per la fretta di mettersi in strada per salvare se stessi e i figli, ma nessuno voleva andare via. Nessuno voleva lasciare il Paese, né gli uomini, né le donne. Ci sono anche delle donne che stanno combattendo, ma sono le donne che possono lasciare il paese, le coppie hanno deciso che la scelta migliore fosse che le madri andassero via con i loro bambini, ma posso assicurare che non sembra abbiano avuto molto tempo per preparare le valigie". Lasciare il paese è stato difficile: "era una follia poter uscire da Kyiv, si tratta di un tragitto di 7 ore ma noi ci abbiamo messo 24 ore" ed è la stessa esperienza "che stanno vivendo migliaia di persone, devono affrontare questo tragitto di migliaia di km e pensare a come organizzarsi, dove trovare il carburante, e lo fanno con un coraggio incredibile".

Il conflitto che si svolge sul nostro continente ha attirato l'attenzione anche dei media e dell'opinione pubblica statunitense :"L'attenzione negli US è concentrata su questa situazione, c'è una copertura mediatica 24/24 - ha affermato l'attore - secondo i sondaggi moltissime persone, l'85-90% delle persone di tutto lo spettro politico sono a favore della popolazione ucraina".

Nel 2010, per sostenere le popolazioni haitiane dopo il terremoto, Sean Penn ha fondato, insieme ad Ann Lee, la CORE (Community Organised Relief Effort,), un'organizzazione non governativa, molto attiva in queste settimane per aiutare il popolo ucraino. Penn tornerà in Polonia il prossimo 28 marzo "per aiutare con la sistemazione degli aiuti alimentari, dei kit igienici, delle cose essenziali. Cerchiamo di valutare come possiamo essere più produttivi cercando di lavorare anche con le organizzazioni della società civile del posto". L'attore non ha escluso che potrebbe attraversare il confine e tornare in Ucraina.