Dopo oltre 30 anni dalla sua prima "dipartita cinematografica", Sean Bean ha ammesso di ripensare spesso alla sua prima morte sullo schermo nel dramma storico Caravaggio e, di conseguenza, alla famigerata tendenza che lo vede morire spesso in molti dei film e degli show televisivi in cui ha recitato nel corso della sua carriera.
Dopo il ruolo in Caravaggio di Derek Jarman, l'attore inglese è diventato una vera e propria stella grazie ai suoi ruoli nella trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson, nel primo film di James Bond con Pierce Brosnan, e ne Il Trono di Spade della HBO.
Tutti questi progetti sono uniti da un filo comune e durante una recente intervista pubblicata da Screen Rant, la star si è aperta a proposito di questa peculiare tendenza: "Il Signore degli Anelli è stato un buon progetto. La mia prima morte è avvenuta in un film intitolato Caravaggio che parla del noto artista. Era diretto da Derek Jarmain, un ragazzo meraviglioso, un grande regista."
"Quella è stata la mia prima morte, mi sono tagliato la gola, il che va bene, è la tua prima volta quindi pensi: 'Oh fantastico'. Ma poi vai avanti e continuano a farti morire. Suppongo che la morte migliore sia stata Boromir ne Il Signore degli Anelli, è stato un tipo di morte molto epico ed emozionante, molto commovente. Peter Jackson mi ha concesso abbastanza tempo per morire bene e tirar fuori tutto il pathos dalla scena. Adoro quell'aspetto", ha concluso Sean Bean.