Le scene di sesso ai tempi del Covid-19: regole e difficoltà in Italia e negli altri paesi

I set stanno per riaprire in Italia, ma si impongono misure di sicurezza, soprattutto per le scene di sesso che preoccupano i produttori; anche negli altri Paesi, dall'Italia alla Francia il regolamento è severo.

Chiamami Col Tuo Nome
Chiamami col tuo nome: una scena del film

L'Italia si prepara a riaprire i set cinematografici e televisivi con regole severe per quanto riguarda le scene di sesso - se ne parla nel nuovo protocollo di sicurezza per i set cinematografici in Italia - e agli attori si chiede di recitare rispettando le distanze di sicurezza e, in caso sia richiesto un contatto ravvicinato, si facciano testare subito prima delle riprese. Ma come si stanno organizzando negli altri Paesi?

Mektoub My Love Intermezzo
Mektoub, My Love: Intermezzo, una scena del film

I nostri vicini d'oltralpe non vietano in toto sequenze simili, ma impongono la seguente condizione, come riportato da Variety: in Francia qualora non fosse possibile riscrivere la sceneggiatura per fare a meno di tali sequenze (a cui si aggiungono scene collettive che richiedono un certo numero di comparse) o far indossare mascherine agli attori, questi ultimi possono farsi testare o sottoporsi volontariamente a una quarantena di due settimane prima delle riprese. Una versione precedente del regolamento, bocciata da produttori e registi, prevedeva l'eliminazione di scene di sesso salvo dove fosse possibile girarle con le mascherine. La Tailandia, invece, ha vietato del tutto ogni scena che preveda contatto fisico ravvicinato, tra cui baci e combattimenti, e ha imposto restrizioni precise per quanto riguarda il numero di persone ammesse sul set: non più di cinquanta, numero in vigore anche per le produzioni scandinave, il cui regolamento non contiene misure specifiche per le scene intime ma dice che sarebbe un comportamento responsabile evitarle.

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Midsommar Jack Reynor
Midsommar: Jack Reynor in una scena del film

Le regole legate alla distanza interpersonale sono applicate da quasi tutti i paesi dove le produzioni cinematografiche e televisive possono ora riprendere, anche se singoli territori hanno criteri diversi per situazioni diverse: in Spagna, per esempio, il regolamento dipende dalla zona in cui si intende girare, a seconda del numero di casi di COVID-19 in quella regione. In tutti i casi si consiglia di limitare il numero di comparse, ricorrendo alla CGI o ad altri effetti speciali per simulare le scene di gruppo, e di usare inganni visivi anche per creare l'illusione di prossimità tra gli attori protagonisti. Questi ultimi sono in genere esentati dall'obbligo della mascherina, per esigenze di copione, ma sono anche coloro che devono sottoporsi più spesso ai test per accertare il loro stato di salute: ogni due settimane, dicono i regolamenti dei vari paesi.