Nuove polemiche colpiscono Sanremo 2024: dopo il caso John Travolta, la kermesse canora finisce nuovamente nell'occhio del ciclone per le critiche di Elena Cecchettin al cast di Mare fuori. Gli attori sul palco dell'Ariston avevano recitato le 'nuove parole dell'amore', un testo di Matteo Bussola.
Il cast di Mare Fuori all'Ariston
I giovani attori di Mare Fuori sono stati ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo, sul palco sono saliti otto protagonisti della serie di Rai 2: Matteo Paolillo, Giovanna Sannino, Domenico Cuomo, Yeva Saia, Antonio d'Aquino, Francesco Panarella, Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito. Ognuno di loro ha letto una frase ispirata ad una parola: Ascolta, accogli, accetta, impara, verità, accanto, no e insieme.
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Le critiche di Elena Cecchettini
Il testo di Matteo Bussola parla di "nuove parole dell'amore", lontane dall'idea di possesso. A criticare le frasi recitate dagli attori di Mare Fuori è stata Elena Cecchettini, sorella di Giulia, la ventiduenne studentessa veneziana uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta lo scorso 11 novembre.
Elena ha riportato una storia dell'attivista e scrittrice Carlotta Vagnoli dove si legge: "Le frasi ascoltate su quel palco sono roba da Baci Perugina. E soprattutto sono frasi sull'amore. Ma l'amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile contro le donne. Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio se ne fanno poco. Sul serio non si poteva fare di meglio?".
Le "parole sull'amore": Il testo
Ascolta: letta da Giovanna Sannino
Ascolta è la prima parola. Una donna che ti parla, si fida di te. Non trattarla mai con sufficienza o con fastidio, neanche quando ti sembra che si stia alimentando di qualcosa, perché c'è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te.
Accogli: letta da Matteo Paolillo
Accogli è la seconda. Nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui, di essere considerato troppo o troppo poco. Non ancora o non più. Facciamo invece sempre sentire accolto qualcuno esattamente per quello che è, perché tutti noi abbiamo il diritto non a sentirci amati nonostante, ma essere amati proprio perché.
Accetta: letta da Valeria Andreanò
Accetta è la terza. Non sempre l'amore dura e dopo un percorso condiviso può succedere di dover spezzare un cuore pur di non spezzare noi stessi. Perché siamo al mondo per fiorire, non per appassire all'ombra dei rapporti in cui non ci riconosciamo più. Ecco perché amare. A volte può voler dire accettare che le persone siano felici. Anche senza di te.
Impara: letta da Domenico Cuomo
Impara è la quarta. L'amore è un lavoro e impararlo è forse la cosa più importante per la quale siamo qui. Ci riusciremo solo con un'applicazione quotidiana. Tu insegni le tue parole. Lei insegna le sue. Fino a quando non inventerete le vostre.
Verità: letta da Antonio D'Aquino
Verità e la quinta. Abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo, della vera donna. Per ambire a essere uomini veri e donne vere. Gli uomini veri e la donna vera vivono e amano nel mondo. Accorpa le proprie diversità e quelle degli altri come risorse sapendo che sono proprio quelle a rendervi liberi.
Accanto: letta da Francesco Panarella
Accanto è la sesta. Una coppia non si fonda sull'attribuire ruoli, ma sul condividerli. Non sul tracciare confini, ma sullo starsi accanto. Certe volte perfino sull'attendersi. Accettando anche i momenti di silenzio. In cui ti sembra non stia succedendo. Ma quell'attesa è solo ciò che prepara il tuo meglio. E quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore.
No: letta da Maria Esposito
No, è la settima, è una parola dura ma che dobbiamo riuscire a pronunciare. E che gli altri devono essere pronti a ricevere. No è la parola che stabilisce il perimetro della nostra volontà. Rende chiaro che l'amore non deve c'entrare mai, mai con il costo. Per questo a volte no è la più alta dichiarazione d'amore che si possa fare.
Insieme: letta da Massimiliano Caiazzo
Insieme è l'ottava? Sì, una parola che può sembrare un po' fuori moda, soprattutto oggi, no? Gli uomini e donne si dicono sempre di più avversari. Ecco, è proprio per questo che questa parola è la più preziosa. Quella su cui investire per il futuro. Perché ciò che conta è che che ricominciamo a guardare gli uni negli occhi degli altri. E quello che sceglieremo di vedere dipenderà solo da noi.