Sanremo 2022, Simone Pillon contro Drusilla Foer: “perchè non un normale papà sul palco?"

Simone Pillon ha contestato la scelta di Amadeus di portare sul palco di Sanremo 2022 Drusilla Foer: il deputato leghista al suo posto avrebbe gradito un normale papà.

Puntuale è arrivata la polemica di Simone Pillon sulla decisione di Amadeus di portare Drusilla Foer a Sanremo 2022 come co-conduttrice per una sera. Pillon ha affidato la sua esternazione a Facebook, provocando molte reazione negative sul web.

Lo scorso 11 gennaio Amadeus è stato ospite del TG1, dove ha letto la lista delle 5 co-conduttrici che lo affiancheranno dall'1 febbraio al 5 febbraio sul palco della kermesse canora. Tra loro c'è Drusilla Foer, il personaggio ideato da Gianluca Gori.
Dopo 3 giorni è arrivata la reazione di Simone Pillon, una risposta che alcuni attendevano e il senatore leghista non ha deluso le aspettative, anche se il tempo speso per elaborare la risposta non ha portato a grandi risultati. Pillon in un post su Facebook traccia l'identikit del suo co-conduttore ideale per Sanremo, il leghista avrebbe infatti voluto "un padre normale e conservatore" sul palco dell'Ariston, magari proprio al posto di quella che definito la "quota gender-inclusive".

Simone Pillon nella caption del suo post ha scritto "Com'era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori. Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva".

Sono giorni difficili per Pillon: la settimana scorsa aveva saputo dell'arrivo di Drag Race nel nostro paese, esultando per aver disdetto in tempo il suo abbonamento a Sky: "48 euro all'anno per vedere le Drag Queen? No grazie! Tanto più che rischiamo di finanziarli e poi di trovarli nelle scuole dei nostri figli a leggere fiabe Gender". Peccato che al senatore, che nel frattempo si è scoperto sostenitore del tennista Novak Djokovic, è sfuggito un particolare: la locandina allegata al suo post specificava che il programma è un'esclusiva Discovery+, trasmessa in chiaro dal 9 gennaio su Real Time, nulla a che vedere quindi con Sky.

L'arrivo di Drusilla Foer a Sanremo non ha destabilizzato solo il politico leghista: alcuni giornali conservatori si sono sbizzarriti con titoli a dir poco discutibili. Mentre Il Tempo ha scritto "A Sanremo arriva Drusilla Foer: un travestito tra le cinque vallette di Amadeus", il quotidiano Il Giornale presentando, le 5 co-condurttrici, ha titolato "quattro donne e un uomo".