Ryan Reynolds ha commentato le ipotesi di un suo coinvolgimento nella cerimonia degli Oscar accanto all'amico e collega Hugh Jackman.
Attualmente, infatti, non è ancora stato annunciato il nome di chi si occuperà di condurre l'attesa cerimonia di premiazione della 97sima edizione dei riconoscimenti assegnati dall'Academy.
Le ipotesi di Reynolds e Jackman sul palco degli Oscar
Le teorie riguardanti la presenza di Ryan Reynolds e Hugh Jackman sul palco degli Oscar sono diventate sempre più numerose dopo il successo ottenuto da Deadpool & Wolverine, arrivato a quota 1.33 miliardi di dollari incassati in tutto il mondo, rimanendo per ora solo alle spalle di Inside out 2 nella classifica dei migliori guadagni del 2024.
L'interprete di Logan ha già condotto gli Oscar nel 2009, ottenendo una buona accoglienza da parte del pubblico e della critica.
La star di Deadpool ha ammesso: "Gli Oscar, sì. Si tratta di qualcosa che vorrei realmente fare con Hugh. Sì, abbiamo condotto insieme lo show di Jimmy Kimmel, ma avevamo inoltre pensato 'fanculo' a quel punto, eravamo alla fine di un lungo tour. Abbiamo viaggiato in ogni nazione in ogni parte del mondo, e abbiamo apprezzato ogni secondo dell'esperienza. E siamo andati da Kimmel, non ci ricordavamo nemmeno gli impegni, è così intenso essere impegnati in un tour come quello. E ci siamo lasciati andare". Reynolds ha aggiunto che condurre il talk show è stata un'esperienza davvero particolare, come se fosse una cena vecchio stile dell'AFI in cui sono coinvolte persone legate a decenni diversi, dal passato al presente, unendo un po' di battute e atmosfera piacevole, proprio come dovrebbero essere gli Oscar.
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Perché Reynolds non vuole condurre gli Oscar
Ryan ha quindi ricordato: "Sta diventando sempre più difficile per trasmissioni come quelle persino di esistere, è complicato. Un giorno mi piacerebbe farlo. Non so se accadrà in questa annata, ma un giorno, sì".
L'attore canadese ha ribadito che non pensa accadrà tra qualche mese: "Questi film come Deadpool & Wolverine consumano la mia vita, e ho quattro figli e voglio essere presente. Voglio vederli, che loro mi vedano, e voglio accompagnarli a scuola, poter essere presente. Se dovessi condurre qualcosa come gli Oscar, come sapete, sarei portato ad avere un'intensa specie di ansia, non sarei presente mentalmente. Starei costantemente scrivendo nella mia testa, o proiettando effetti potenzialmente tragici sul palco".