Rose McGowan sul suicidio di Bourdain: "Asia Argento condannata ingiustamente al rogo"

L'attrice ha voluto difendere l'amica e collega dagli attacchi di chi l'accusa di aver peggiorato la situazione mentale del famoso chef.

Rose McGowan ha voluto rivolgere un messaggio alle persone che stanno attaccando la sua collega e amica Asia Argento dopo il suicidio di Anthony Bourdain, compagno negli ultimi mesi dell'attrice italiana.
L'ex star di Streghe ha scritto: "Sta affrontando più di quanto si potrebbe sopportare eppure non si è lasciata andare. Ha affrontato il suo mostruoso violentatore e ora deve affrontare un altro mostro, il suicidio. Il suicidio del suo amato amante e alleato, Anthony Bourdain. Scrivo queste verità perché mi è stato chiesto di farlo. So quante persone in tutto il mondo consideravano Anthony Bourdain un amico e quando un amico muore si soffre. Molte di queste persone che hanno perso il loro "amico" vogliono scagliarsi contro qualcuno e incolpare. Non ci si deve abbassare a quel livello. Il suicidio è una scelta orribile, ma è la scelta di una persona".

Asia Argento con Anthony Bourdain
Asia Argento con Anthony Bourdain

Rose ha ricordato che fin dal primo incontro tra i due si era stabilito un incredibile legame e si erano sostenuti a vicenda, sottolineando inoltre che Anthony aveva lottato contro i suoi demoni già in passato e aveva pensato più volte di togliersi la vita. Asia, ha rivelato la McGowan, in questi mesi ha sofferto moltissimo e ha pensato di porre fine al suo dolore ma, per fortuna, ha chiesto aiuto per continuare a vivere, per se stessa e i propri figli. L'attrice ha speigato: "La depressione di Anthony non gli ha permesso di farlo, ha deposto l'armatura ed è stata davvero una sua scelta. La sua decisione, non quella di lei. La sua depressione ha vinto. Anthony e Asia avevano un rapporto libero, si amavano senza i confini delle relazioni tradizionali e avevano stabilito i parametri dei loro rapporti fin dall'inizio. Asia è uno spirito libero e lo era anche Anthony".

Rose ha aggiunto che Anthony si è tolto la vita a 61 anni, proprio come suo padre che ha sofferto di depressione ed era convinto che un uomo non dovesse chiedere aiuto. Bourdain, invece, lo ha fatto ma non ha seguito i consigli del suo medico, situazione che lo ha portato a compiere il tragico gesto. La missiva prosegue ribadendo: "Non compiamo il gesto sessista di bruciare una donna sul rogo a causa di una colpa ingiustificata. La guerra interna di Anthony era la sua guerra, ma ora è rimasta da sola sul campo di battaglia a venir colpita dai proiettili. Non è accettabile in nessun modo incolpare lei o qualcuno di diverso, nemmeno Anthony. Vi chiediamo di essere migliori, andare più a fondo, leggere e imparare quello che riguarda le malattie mentali, il suicidio e la depressione prima di rendere la situazione peggiore per chi è sopravvissuto giudicando quello che non hanno capito, che non può mai essere compreso del tutto. Alle volte siamo bloccati in una situazione impossibile da conoscere ed è la situazione in cui siamo ora, in un'enorme onda di oscurità che minaccia di ingoiare chiunque"-

Rose ha concluso ribadendo che nessuno può essere incolpato e ha concluso sostenendo: "Anthony non avrebbe mai voluto che Asia venisse ferita. Mi piace pensare che ci voglia far dialogare su quello che si deve fare alle prese con la depressione. Incolpare non è un dialogo, è impedire la nostra crescita collettiva".