Roberto Benigni e Nicoletta Braschi si sono separati: i due attori hanno deciso di prendersi una pausa ma, fortunatamente, solo a livello professionale. Nicoletta infatti ha fondato una nuova società dove il marito non figura.
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi sono una delle coppie più consolidate del cinema italiano, i due si sono conosciuti sul set di Tu mi turbi, nel 1983. La loro unione è culminata con il matrimonio celebrato il 26 dicembre 1991, con una cerimonia privata tenutasi nel convento di clausura delle suore cappuccine di via Pacchioni a Cesena, la città in cui è nata l'attrice
Nicoletta è stata presente nella maggior pare dei film diretti dal marito e dopo il successo de La tigre e la neve l'attrice ha lavorato molto in teatro per poi tornare ad essere protagonista sul grande schermo con Lazzaro felice, diretto da Alice Rohrwacher, grazie al quale è stata candidata al David di Donatello per la migliore attrice non protagonista.
Il rapporto tra Roberto e Nicoletta non è solo affettivo ma anche imprenditoriale: la Braschi infatti è socia al 50% con Benigni sia della casa di produzione cinematografica Melampo che della Tentacoli Edizioni Musicali, che si rivolge al mondo teatrale.
Ora le cose sembrano cambiate e Nicoletta Braschi ha deciso di prendere nuove strade e, come riportato dal quotidiano Il Tempo, l'attrice ha deciso di fondare una nuova società, la Opera8, dove Benigni non possiede nessuna quota. L'amministratore unico della nuova srl infatti è Costantino Ignazio La Torre, che ha posto la sua firma al momento in cui Nicoletta ha formato la società davanti al notaio.
Ci troviamo di fronte ad una separazione solo imprenditoriale, quindi: i sentimenti tra le due star del cinema italiano sono rimasti immutati. In un'intervista al Corriere della Sera Nicoletta Braschi ha detto: "Nell'80, un paio di mesi dopo il mio trasferimento a Roma, conobbi Roberto Benigni. Aveva 28 anni ed era già amatissimo da tutti. Ci presentarono amici comuni e fin dai primi giorni cominciò un lavorio ininterrotto di costruzione, un'intesa che sarebbe sfociata nel nostro lavoro in comune. Roberto era ed è un grande maestro. Da allora ci siamo nutriti delle stesse cose".