Il film Revenant - Redivivo, diretto da Alejandro González Iñárritu con protagonista Leonardo DiCaprio, racconta quanto accaduto all'esploratore Hugh Glass dopo aver subito un attacco da parte di un grizzly ed essere stato abbandonato dai suoi compagni di viaggio perché creduto morto.
Il sito di The Telegraph ha chiesto all'esperto in sopravvivenza Ray Mears quanto di quello che si vede nel lungometraggio sia attendibile.
Dopo aver sottolineato che Revenant si basa sul romanzo scritto da Michael Punke, Mears ha ricordato che alcuni passaggi sono ispirati ad altri racconti di sopravvivenza come il momento in cui Hugh dorme all'interno del corpo di un cavallo morto per ripararsi dal freddo. Quella sequenza, tuttavia, viene considerata realistica dall'esperto perché altre persone in passato sono riuscite a rimanere in vita in quel modo, anche se la temperatura esterna è una variabile importante. Più fattibile, invece resistere anche a situazioni più rigide all'interno della carcassa di un bufalo perché la pelliccia è molto spessa e anche il grasso dell'animale contribuirebbe a evitare il congelamento.
Totalmente improbabile, invece, sopravvivere a una caduta dall'alto se si ha la sfortuna di "atterrare" su un pino: Glass sarebbe morto quasi sicuramente.
Ray Mears ha poi parlato della famosa scena in cui il protagonista mangia del fegato di bisonte crudo, sequenza che ha messo a dura prova Leonardo DiCaprio, che segue una dieta vegetariana: "E' una buona idea mangiare fegato. Anzi, sarebbe stato davevro importante. Mangiando fegato crudo si ottengono amminoacidi completi, quindi si evita la fame. E' un ottimo alimento da mangiare crudo perché il fegato contiene molto sangue e il sangue contiene carboidrati che aiuterebbero a mantenere una buona temperatura corporea. Agisce come uno stoppino che ti permette di bruciare la cera, ovvero il grasso nel tuo corpo. Quindi ti permette di utilizzare le risorse che possiede già il tuo corpo". L'esperto ha inoltre confermato che spesso mangia fegato crudo e anche le persone che frequentano i suoi corsi di sopravvivenza hanno provato l'alimento, apprezzando la carica di energia ricevuta.
Leggi anche: Revenant: l'uomo e l'orso, la vendetta e la natura
Un altro aspetto interessante del film è la tecnica di pesca utilizzata da Glass che è tipica delle popolazioni di quell'area del territorio americano. Mears ha spiegato che è un modo non facile per pescare e che probabilmente ci sarebbero tecniche più pratiche da utilizzare nella situazione in cui si trovava, considerando le caratteristiche dei fiumi della zona: dall'afferrare il pesce con le mani a intrappolarlo in strutture fatte con i bastoni e ceppi di legno per portarlo in secca.
Mears ha poi affrontato la sequenza più violenta e spettacolare del film: l'attacco di un grizzly. L'esperto ha raccontato di aver intervistato una donna che si è ritrovata in una situazione simile dopo che il suo cammino ha incrociato quello di un'orsa e dei suoi cuccioli. L'animale l'aveva morsa al volto, al petto e all'anca e la donna aveva finto di essere morta. Solo in quel momento il grizzly se ne è andato perché il suo obiettivo era allontanarla dai cuccioli. Nel film, invece, il corpo di Glass viene trascinato, elemento ritenuto poco credibile perché l'animale non avrebbe reagito in quel modo davanti alla potenziale minaccia rappresentata dall'esploratore. Nella realtà la donna è sopravvissuta anche se ha dovuto effettuare degli interventi di chirurgia plastica.
Leggi anche: Revenant: Iñárritu e DiCaprio raccontano l'epopea di un irriducibile eroe immerso nella natura