Questa sera, 2 giugno 2024, in prima serata su Rai 3 e in live streaming su RaiPlay, Sigfrido Ranucci conduce una nuova puntata di Report. La redazione giornalistica ha previsto tre reportage, uno dei quali è incentrato sull'(Hot)Spot Albanese, argomento già trattato in una recente puntata e criticato dai Presidenti del Consiglio italiano e albanese.
Le inchieste di Report di questa sera: La campagna d'Albania
Il reportage di Giorgio Mottola, con la consulenza di Thimi Samarxhiu e la collaborazione di Greta Orsi, prosegue il viaggio sull'altra sponda dell'Adriatico, nonostante le critiche dei presidenti del Consiglio italiano Giorgia Meloni e dell'omologo albanese Edi Rama all'inchiesta precedente sull'accordo raggiunto tra l'Italia e l'Albania sui migranti.
La nuova inchiesta ha raccolto prove e testimonianze sull'influenza delle organizzazioni mafiose nella politica e nell'economia albanese, che condizionano le più alte istituzioni. Negli ultimi anni, l'Albania è diventata un'opportunità per politici ed ex politici italiani in cerca di affari. L'inchiesta rivela che un ex presidente del Consiglio italiano e un attuale ministro hanno avviato a Tirana attività nel settore della consulenza istituzionale e del lobbismo, ottenendo ottimi risultati.
Al contrario, la missione italiana per la costruzione dei centri per migranti in Albania è in ritardo: prevista per il 20 maggio, l'inizio delle attività è stato rimandato a novembre, mentre le spese aumentano e quasi tutti gli appalti sono già stati assegnati. Emergono nomi di aziende coinvolte in indagini per corruzione e legate all'inchiesta "Mafia Capitale". Sul tema dell'accordo con l'Italia, la pressione mafiosa e gli interessi politici italiani in Albania, il primo ministro albanese Edi Rama ha rilasciato per la prima volta un'intervista al rotocalco di Rai 3.
Verità nascoste per Giulio Regeni
L'inchiesta è firmata da Daniele Autieri con la collaborazione di Federico Marconi. Durante i giorni in cui il dottorando italiano era scomparso, alcuni documenti inediti e il racconto di un testimone chiave suggeriscono che qualcuno alle più alte cariche istituzionali sapeva della sua sorte. Dieci giorni dopo la sua scomparsa, il suo corpo viene ritrovato senza vita.
Durante quei dieci giorni, le istituzioni italiane, compreso il Presidente del Consiglio e il direttore dell'Aise, si mobilitano, ma non riescono a salvare Giulio Regeni. Nel frattempo, il governo egiziano nega qualsiasi coinvolgimento e sostiene di non sapere cosa sia successo al ricercatore italiano, una versione ribadita anche al Ministro degli Affari Esteri italiano e all'Ambasciatore italiano al Cairo.
Questa versione dei fatti è stata sostenuta fino ad oggi e è anche quella incardinata nel processo a Roma contro quattro ufficiali della National Security egiziana, accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Regeni. Tuttavia, emerge il dubbio se il racconto ufficiale corrisponda veramente a quanto accaduto durante quei giorni cruciali.
Gli irresponsabili del naufragio
Firma il reportage Rosamaria Aquino con la collaborazione di Chiara D'Ambros e Alessia Marzi. Il naufragio avvenuto al largo della spiaggia di Steccato di Cutro, nella provincia di Crotone, ha generato una forte reazione nell'opinione pubblica mondiale. Novantaquattro persone, tra cui donne e molti bambini, hanno perso la vita durante la notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 a causa di uno schianto su una secca.
Nonostante il caicco proveniente dalla Turchia fosse stato avvistato molte ore prima, sulla spiaggia c'erano solo tre pescatori ignari che si sono trovati di fronte a una tragedia enorme, dovendo affrontare il recupero delle vittime con le proprie forze. L'inchiesta in corso cerca di rispondere a domande cruciali come da quanto tempo le istituzioni europee e italiane, presenti nel quartier generale di Frontex a Varsavia, avevano individuato la barca.
Si cerca di capire, inoltre, chi avrebbe dovuto dare l'allarme e chi sarebbe dovuto intervenire tra la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera. Report ha analizzato le ore precedenti al naufragio e, attraverso interviste ai protagonisti, ha ricostruito la catena di decisioni prese quella notte a tutti i livelli.