La Amblin Television ha annunciato di aver acquisito i diritti di Rashomon, il capolavoro del 1950 di Akira Kurosawa, per farne una serie tv antologica. Nei piani dei produttori ogni stagione sarà composta da 10 episodi, ciascuno dei quali sarà focalizzato su un singolo evento raccontato da diversi punti di vista. Ogni protagonista si farà portatore di una ben determinata lettura dei fatti: solo guardando tutti gli episodi e analizzando le singole opinioni gli spettatori saranno in grado di ricostruire la realtà che si annida dietro ogni mistero.
Darry Frank e Justin Falvey della Amblin Television, già famosa per prodotti quali The Americans (distribuita da FX) e I Borgia (distribuita negli Stati Uniti da Showtime), produrranno la serie a livello esecutivo. I due presidenti hanno dichiarato attraverso un comunicato stampa: "Non potremmo essere più emozionati per l'adattamento di questo film straordinario in una nuova serie tv intrisa di dramma e mistero. Esploreremo i confini della verità e quanto anche prospettive diverse non sempre svelino un'unica realtà". Per Mark Caton della Atmosphere, che sarà partner della Amblin in questa impresa: "È una gioia immensa poter lavorare con la Amblin e con il patrimonio intellettuale che Kurosawa ha lasciato. Questa serie tv sarà l'occasione per far conoscere anche al pubblico televisivo un regista così noto e stimato".
Negli ultimi anni la Amblin Television ha confezionato parecchie serie tv di successo: oltre alle già citate The Americans e I Borgia, attualmente continua a produrre Bull per la CBS, Hill House per Netflix ed è al lavoro sul reboot di Amazing Stories - Storie Incredibili per Apple, Halo per Showtime e Roswell, New Mexico per The CW.
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Rashomon è uno dei capolavori di Akira Kurosawa, datato 1950, e considerato ad oggi uno dei migliori e più conosciuti film della storia del cinema, nonché uno dei più imitati. Nel 1972 anche Mario Bava ne propose una rilettura in chiave erotica, Quante volte... quella notte. La storia di quello che era nato come un film a bassissimo budget è alquanto particolare: la casa di produzione che aveva Kurosawa sotto contratto, la Daiei Motion Picture Company, lo distribuì in poche sale giapponesi durante l'estate del 1950. Il film fu notato da Giuliana Stramigioli, fondatrice dell'Italifilm e a quei tempi docente di italiano in un'Università di Tokyo, che riuscì a portarlo in Italia dove fu proiettato al Festival di Venezia nel 1951. Il successo di critica fu tale che Rashomon ottenne il Leone d'Oro come miglior film. A cui seguì l'Oscar come miglior film straniero nel 1952.