La Rai ha esteso la chiusura della sua storica sede di viale Mazzini 14, a Roma, dopo che l'ASL ha rilevato la presenza di amianto in concentrazioni superiori ai limiti consentiti in alcune aree dell'edificio. Da oggi, tutti i dipendenti della sede lavoreranno in smart working, una misura precauzionale per tutelare la loro salute.
La decisione è stata presa in seguito alla comunicazione ricevuta dall'ASL riguardo alla presenza di amianto oltre i limiti consentiti. L'azienda ha deciso di chiudere la sede a titolo precauzionale, per tutelare la salute dei dipendenti.
Per le attività che non possono essere svolte a distanza, la Rai ha disposto il trasferimento delle risorse in altre strutture, per garantire la continuità operativa.
Che cosa è successo?
Questa chiusura anticipa il piano di trasferimento della sede storica della Rai, già previsto dal Piano Immobiliare dell'azienda. La rivelazione dell'ASL è avvenuta a seguito di un guasto all'impianto di condizionamento, che ha causato un allagamento al primo piano dell'edificio. Dopo l'incidente, entrambi i piani interessati sono stati chiusi.
Nel frattempo, le attività della Rai saranno temporaneamente trasferite in altre strutture, tra cui quella di via Alessandro Severo, nel quartiere romano di Ostiense, in attesa della ristrutturazione della sede di viale Mazzini. A lungo termine, si dovrà decidere come procedere con la sede di viale Mazzini e le sue future destinazioni.
La presenza di amianto nell'edificio di viale Mazzini è un problema noto da tempo, ma è tornata sotto i riflettori lo scorso maggio, dopo la morte del conduttore Rai Franco Di Mare, deceduto a causa di un mesotelioma, malattia legata all'esposizione alle fibre di amianto. Di Mare aveva più volte sollevato preoccupazioni riguardo alla pericolosa concentrazione di amianto negli ambienti di lavoro della Rai, soprattutto nelle trasferte in zone di guerra. Anche l'ex dipendente della Rai Mariusz Marian Sodkiewicz è morto per mesotelioma dopo aver lavorato per anni nella sede di viale Mazzini. Prima della sua morte, aveva presentato un esposto alle autorità giudiziarie.
L'emergenza amianto nella sede storica della Rai si inserisce in un quadro di interventi di ristrutturazione e bonifica già avviati, ma che ora devono essere accelerati a causa di questa situazione.