Pupo è stato bandito dall'Ucraina e non potrà più metterci piede: la decisione del governo di Kiev, che ha inserito il cantante in una speciale lista nera, è dovuta alla partecipazione di Pupo al Festival russo della canzone di guerra in Crimea. Il cantante con la sua presenza ha violato una specifica legge ucraina.
Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, è finito al centro della crisi tra Ucraina e Russia che in questi giorni sta infamando la cronaca estera, con il rischio di una guerra che coinvolgerebbe le maggiori potenze mondiali. La crisi tra i due paesi è iniziata nel novembre 2013 con le manifestazioni pro-europee a Kiev culminate con la cacciata dell'allora presidente Janukovyč, considerato troppo vicino alla Russia. Dopo l'annessione per mano militare della Crimea da parte degli uomini di Putin, il governo russo ha appoggiato i movimenti separatisti dell'Ucraina sudorientale.
La tensione crescente tra i due Paesi ha fatto nascere in Ucraina una legge che permette di creare una lista di persone indesiderate, sospettate di minacciare la sicurezza nazionale. In genere nella black list, stilata dal Ministero della Cultura su richiesta del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, finiscono persone del mondo dello sport o dello spettacolo filo-russe o che hanno visitato la Crimea, cosa vietata da una legge del governo di Kiev.
Pupo, lo scorso anno, ha partecipato al Festival russo della canzone di guerra a Jalta in Crimea e per questo motivo è stato inserito nella lista dei prescritti, il cantante su Instagram ha scritto "Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente ed ufficialmente informato che il governo dell'Ucraina mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei 'criminali'. In pratica, se mi presento alla loro frontiera, rischio di essere arrestato". Pupo poi ha affermato che ha intenzione di ritornare in Crimea, "Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all'Australia ed ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore".
Prima di Pupo nella lista nera ucraina erano finiti Toto Cotugno, Albano, Gérard Depardieu, che ha definito la Russia una grande democrazia (l'attore francese il 3 gennaio 2013 ha avuto la nazionalità russa dalle mani di Putin, stesso motivo per cui nella lista è finito anche Steven Seagal).