Torna nelle sale restaurato in 4K uno dei più grandi e iconici film di Dario Argento, il Maestro del brivido: stiamo ovviamente parlando di Profondo Rosso, una delle vette del thriller mondiale in cui il regista trasporta gli spettatori all'interno di un giallo visionario e labirintico.

Un enigma alla soglia dell'astratto, realizzato con una regia assolutamente libera di esplorare i meandri dell'inconscio e dell'irrazionale. Tra l'onirico e l'ipnotico, l'efferato e il musicale, la pellicola costituisce ancora oggi un'esperienza cinematografica insuperabile, capace di offrire agli spettatori l'opportunità di immergersi nell'oscurità e nell'incanto.
Profondo Rosso è un film di frammenti, di incastri, di divagazioni musicali in cui scena dopo scena la logica e la coerenza lasciano spazio quasi assoluto alla suggestione e alla paura in tutte le sue forme. Un film a cui abbandonarsi completamente, seguendo il flusso dell'indagine e del mistero. Componenti essenziali di questo puzzle di terrore sono le interpretazioni di Daria Nicolodi, David Hemmings, Gabriele Lavia e l'indimenticabile colonna sonora firmata da Giorgio Gaslini e dai Goblin di Claudio Simonetti.
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Tra i primi dieci incassi della stagione cinematografica italiana 1974/75, il film ha segnato una svolta per il thriller, diventando poi un punto di riferimento per il genere, lasciando un'impronta indelebile nel panorama cinematografico mondiale, influenzando generazioni di appassionati di cinema e registi. Tra questi, John Carpenter (Halloween), Eli Roth (Hostel) e James Wan (Saw, Insidious).
Nei cinema dal 10 luglio, il ritorno di Profondo Rosso è frutto di una collaborazione tra RTI-Mediaset e Cat People, nuova casa di distribuzione fondata da Raffaele Petrini e Alessandro Tavola, che riporterà nei cinema di tutta Italia classici da riassaporare o scoprire per la prima volta sul grande schermo, cercando sia lo sguardo delle nuove generazioni, avide di stimoli, sia quello di chi quel cinema ha avuto la fortuna di viverlo.

"Vogliamo riportare in sala film significativi per tutti, senza divisioni di categoria, per far (ri)vivere quella dimensione di stupore, trasporto e scoperta che il cinema del passato è ancora in grado di dare" afferma Tavola, "Il pubblico negli ultimi tempi ha infatti premiato le riedizioni di classici di ogni tipo, ma ci sono ancora interi decenni, generi e autori non celebrati a dovere".
"Il cinema italiano è ricco di film unici e irripetibili, amati e riconosciuti in tutto il mondo" aggiunge Petrini, "Volevamo che la nostra prima uscita fosse italiana ed emblematica, e per noi è stato naturale scegliere Profondo Rosso perché racchiude in sé tutto ciò che il cinema può essere e fare. Proprio pensando a questo tipo di iconicità, il nostro prossimo titolo sarà Cannibal Holocaust del compianto Ruggero Deodato, un film cruciale nella storia del cinema e del suo linguaggio".