Pedro Almodovar: "Vedere un film in sala è un'esperienza senza paragoni"

Il regista è tornato a parlare dei cambiamenti tecnologici avvenuti nel settore e ha spiegato perché prova nostalgia per l'uso della pellicola, condividendo anche i suoi dubbi sulla situazione produttiva e distribuitiva contemporanea.

Cannes 2017: Pedro Almodovar durante la conferenza stampa
Cannes 2017: Pedro Almodovar durante la conferenza stampa

Pedro Almodóvar, intervenendo per sostenere il film Zama diretto da Lucrecia Martel che l'ha visto coinvolto come produttore, ha avuto modo di riflettere sull'evoluzione tecnica compiuta nel settore.
Il regista ha spiegato: "Scrivere e dirigere un film sono ancora le esperienze più importanti della mia vita. Tutto il resto però è cambiato, in particolare il modo in cui attualmente si mostrano i film, le tante modalità con cui qualcuno può vedere qualcosa".
Almodovar è infatti un grande sostenitore della visione dei lungometraggi nelle sale: "Più gli schermi sono grandi meglio è perché così puoi apprezzare tutti gli aspetti di un film. Le nuove tecnologie ci permettono di creare delle immagini che alcuni anni fa non avremmo nemmeno potuto sognare, ed è grandioso, ma ogni supporto diverso dallo schermo cinematografico diminuisce il valore della produzione trascinandolo verso un livello scarso ed è una contraddizione. A cosa servono tutti gli elementi visivi in Blade Runner 2049 se poi li guardi su un piccolo schermo?".

Il filmmaker ha inoltre confermato che prova nostalgia per l'uso della pellicola: "In Spagna non puoi girare in modo analogico perché non ci sono più strutture che lavorano i negativi. Realizzare i film in digitale offre delle possibilità meravigliose ma ha degli effetti sui colori e diminuisce la profondità dell'immagine".

Almodovar ha inoltre criticato le scelte dei produttori contemporanei sottolineando: "Mi chiedo se il cinema europeo degli anni '60 sarebbe stato possibile se ci fossero state le idee contemporanee. Godard, Bergman, Antonioni, Pasolini, Herzog, Saura o Glauber Rocha. Temo che avrebbero delle enormi difficoltà a trovare i produttori e i distributori che permettano di raggiungere il pubblico".