Paul Mescal si è scagliato duramente contro chi definisce i film dei contenuti.
La star dell'atteso Il Gladiatore II, intervistato da The Sunday Times, ha commentato infatti il modo in cui si rischia quasi di mettere gli influencer dallo stesso lato degli autori cinematografici.
L'opinione di Mescal sul modo di definire i film
L'attore Paul Mescal ha dichiarato che considera il termine 'contenuto' e il suo uso nel parlare dei film, un'abitudine 'oscena'.
La star ha spiegato: "Nel corso degli ultimi anni le persone hanno iniziato a parlare dei film come contenuti. Quella è una parola immonda. Non è contenuto, è un fottuto lavoro".
Paul ha aggiunto: "Non sto facendo lo snob, ma ci sono due industrie concorrenti. Una che funziona con una mancanza di attenzione, integrità artistica. Fai il folle, fai cose con i follower su Instagram come fattore determinante, qualsiasi cosa... Ma l'altra è ciò che è sempre stata lì: l'arte del cinema: realizzare, dirigere, illuminare e creare scenografie. Quello mantiene vivi gli artisti".
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Il suo approccio alla fama
Il protagonista del sequel diretto da Ridley Scott, che potrebbe proseguire poi con un terzo capitolo della storia, ha inoltre sottolineato che sta cercando di mantenere il suo approccio alla fama come se fosse sempre impegnato in progetti indipendenti: "Se il film ha un impatto sulla mia vita in quel modo sarò in una situazione negativa. Dovrei andare avanti e fare uno spettacolo teatrale sciocco che nessuno vuole andare a vedere".
In precedenza l'attore aveva più volte ribadito che 'vuole vivere ed essere' nel mondo del cinema indipendente: "Essere al centro di tutto quello è qualcosa di cui sono molto orgoglioso".