Paolo Pietrangeli: morto il cantautore e regista di Amici e Maurizio Costanzo Show

Paolo Pietrangeli, 76 anni, è morto oggi, 22 novembre 2021: è stato un cantautore e regista televisivo di trasmissioni come il Maurizio Costanzo Show.

Paolo Pietrangeli è morto oggi, 22 novembre 2021: la notizia è stata diffusa da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.
Regista televisivo di programmi come il Maurizio Costanzo Show, Amici e C'è posta per te di Maria De Filippi, Pietrangeli è diventato famoso negli anni '60 come cantautore: il suo brano più noto, Contessa, è stato un inno della generazione del '68. Il cantautore ha raccontato che per scrivere il testo si è ispirato ad una conversazione ascoltata tra due persone in un bar della 'Roma bene'. Negli anni novanta il brano e stato ripreso e arrangiato dai Modena City Ramblers, il gruppo di folk rock emiliano.

Paolo Pietrangeli è stato anche un regista, soprattutto televisivo, ha diretto programmi come il Maurizio Costanzo Show, di cui è stato anche autore. Oltre al talk show è stato regista di Amici di Maria De Filippi e C'è Posta per te. Prima della televisione aveva diretto al cinema nel 1977 il film Porci con le ali, basato sull'omonimo best seller di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, che però sconfessarono la pellicola. Prima di allora, negli anni '60 e '70, era stato aiuto regista di alcuni maestri del cinema italiano come Mauro Bolognini, Federico Fellini e Luchino Visconti.

Paolo Pietrangeli si è anche candidato al parlamento nelle file di Rifondazione comunista nel 1996 senza però venire eletto, nel 2009 aveva aderito al partito Sinistra Ecologia Libertà di Nichi Vendola.
La notizia della sua morte è stata diffusa da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, che ha scritto: "Abbiamo appena appreso la notizia della morte improvvisa di Paolo Pietrangeli, un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito. Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta. La sua 'Contessa' non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai. Aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva. Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione. Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese".