Dopo la vittoria dell'Orso d'oro al Festival di Berlino, il documentario Fuocoammare diretto da Gianfranco Rosi è stato scelto come candidato italiano all'Oscar nella categoria dedicata ai film non in lingua inglese.
La scelta è stata presa da una commissione istituita presso l'Anica e tra i membri c'era anche il regista Paolo Sorrentino che, a quanto pare, non era però d'accordo con la selezione finale compiuta insieme a Piera Detassis, Nicola Borrelli, i produttori Tilde Corsi e Roberto Sessa, i distributori Osvaldo De Santis e Roberto Melzi D'Eril, il critico Enrico Magrelli e lo scrittore Sandro Veronesi.
Intervistato dal Messagero, il filmmaker ha spiegato: "Fuocoammare è un bellissimo film ma avrebbe dovuto essere candidato nella categoria dei documentari, dove avrebbe avuto grandi chances di vittoria".
Sorrentino aveva infatti un'altra preferenza per quanto riguarda la candidatura: "Avremmo potuto candidare Indivisibili di Edoardo De Angelis, così saremmo andati all'Oscar con due titoli forti. Invece, ora rischiamo di depotenziare il cinema italiano". Il lungometraggio di De Angelis è stato presentato alle Giornate degli autori e sarà distribuito nei cinema a partire dal 29 settembre.
Rosi ha intanto dichiarato, mentre si trova a Parigi per presentare proprio il suo documentario: "Sono felice, il mio film ha fatto un lungo cammino e ora è di tutti. In un mondo che continua ad erigere barriere, spero contribuisca a far capire il dramma dei migranti e a promuovere la cultura dell'accoglienza".
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