La star di One Tree Hill, Sophia Bush, ha raccontato di come lei e i suoi compagni di set siano stati manipolati e controllati dalla troupe che lavorava allo show, riflettendo su come non se ne siano mai resi pienamente conto.
L'attrice 38enne ha interpretato Brooke Davis nella serie drammatica One Tree Hill, uno degli show adolescenziali più in voga nei primi anni 2000. Sophia Bush si è aperta durante il podcast "Chicks in the Office", riflettendo sul fatto che lei e i suoi colleghi erano talmente giovani che non si sono resi conto di essere stati manipolati sul set:
"Ripensandoci, abbiamo sempre avuto questa lente d'ingrandimento posta su di noi con l'idea che dovevamo sapere tutto e avere tutte le risposte ed essere, in definitiva, professionali. Siamo stati considerati come delle pedine. Eravamo circondati da adulti di cui ci fidavamo, non capendo che ci controllavano e manipolavano di continuo, non volevano che ci avvicinassimo troppo tra noi perché pensavano che ci saremmo uniti e avremmo chiesto più soldi."
Sophia Bush ha proseguito riflettendo anche sul fatto che all'epoca di One Tree Hill non esistevano i social media, quindi i dibattiti sulla disparità retributiva e sugli ambienti di lavoro tossici non erano così all'ordine del giorno, come invece sono oggi.
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Un ambiente tossico il set di One Tree Hill, situazione già rimarcata nel 2017 dalla sceneggiatrice Audrey Wauchope che ha accusato di molestie sessuali il creatore della serie Mark Schwahn. Le tre protagoniste femminili dello show, Sophia Bush, Hilarie Burton e Joy Lenz hanno appoggiato pienamente la causa della donna, con una lettera aperta contro l'uomo.
Mark Schwahn è stato licenziato poi dallo show The Royals nel 2017, anni dopo la fine di One Tree Hill, dopo che più di 40 donne si sono fatte avanti per accusarlo di molestie sessuali.