Nukitashi, il controverso anime sull'isola dove il sesso è libero, prima viene rilasciato, poi censurato

Nukitashi, anime ambientato su un'isola dove il sesso prematrimoniale è legge, ha scatenato un'ondata di reazioni a causa della sua trasmissione censurata su Tokyo MX1, dove è andata in onda solo l'audio, accompagnato da un'immagine fissa di un uccello e una spiaggia.

Una scena di Nukitashi

Nel bizzarro arcipelago degli anime provocatori, Nukitashi si è guadagnato un posto d'onore, e non solo per la sua trama sopra le righe. La scelta di trasmettere un episodio senza immagini, se non un fermo immagine di un uccello con una spiaggia sullo sfondo, ha acceso un acceso dibattito tra pubblico, ed emittenti della leggendaria Nice Boat, sollevando l'ennesima critica sulla trasmissione di anime ecchi.

Nukitashi, l'ecchi diventa un caso di Stato

Prodotto dallo studio Passione e tratto dalla visual novel di Qruppo, Nukitashi si ambienta su un'isola dove non solo il sesso prematrimoniale è considerato normale, ma è addirittura obbligatorio per legge. E le persone sono autorizzate (o costrette) a farlo in pubblico. Un'idea che già di per sé solleva più di un sopracciglio, ma che nel contesto anime si trasforma in un campo minato narrativo.

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Il protagonista Junnosuke Tachibana, però, fa da bastian contrario: desidera conservare la propria verginità fino al matrimonio, sfidando la corrente. L'intera trama si articola attorno ai tentativi (molto espliciti) di un esercito di ragazze determinate a "rieducarlo" al pensiero isolano.

Con simili premesse, non sorprende che il contenuto dell'anime abbia messo in difficoltà la normale trasmissione televisiva giapponese. Il canale Tokyo MX1, infatti, ha optato per una soluzione insolita: trasmettere l'episodio senza immagini animate, ma con solo l'audio e una scena fissa di un uccello in posa teatrale davanti a una spiaggia. Sotto, scorrevano i dialoghi scritti.

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Un'immagine quasi surreale che ha inevitabilmente scatenato i social. Su X, il profilo Anime News and Facts ha rilanciato la notizia, ottenendo reazioni tra il perplesso e il furioso. Il commento unanime è stato: "Che senso ha produrre lo show, allora?"

Tra anime proibiti e marketing

Ma forse la censura non è proprio quello che sembra. Diversi utenti hanno fatto notare che lo stesso episodio è stato trasmesso nella sua versione integrale - immagini e audio inclusi - sul canale gemello Tokyo MX2. Da qui nasce un sospetto piuttosto interessante: che il blocco su MX1 sia stato più un'astuta manovra di marketing che una vera forma di censura. Mostrare poco per far desiderare il tutto, un vecchio trucco che funziona sempre, soprattutto quando si gioca con i limiti della moralità.

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La vicenda ha inevitabilmente evocato tra gli appassionati un paragone storico: School Days. Era il 2007 quando il canale TV, a pochi giorni da un efferato omicidio reale, decise di sostituire l'ultima, sanguinaria puntata dell'anime con delle riprese di una barca su un fiume, accompagnate da musica classica. Nasceva così il celebre meme Nice Boat, diventato emblema dell'assurdo binomio tra censura e anime.

Anche se Nukitashi non raggiunge quei livelli di surrealismo, la sua trasmissione selettiva ha comunque lasciato il segno. E mentre il dibattito infuria, l'anime si candida - nel bene e nel male - a diventare un guilty pleasure di culto. Per chi fosse curioso, del resto, la versione non censurata non è certo difficile da trovare.