Norman Lloyd è morto a 106 anni: aveva lavorato con Alfred Hitchcock e Charlie Chaplin

L'attore Norman Lloyd è morto nella giornata di lunedì 10 maggio all'età di 106 anni, dopo una carriera ricca di successi sul piccolo e grande schermo.

Norman Lloyd è morto nella giornata di lunedì 10 maggio 2021 all'età di 106 anni. Durante la sua carriera aveva collaborato più volte con registi del calibro di Alfred Hitchcock e Charlie Chaplin.
Secondo quanto rivelato dal comunicato ufficiale, l'attore si è spento nel sonno mentre si trovava nella sua casa di Los Angeles.

Norman Lloyd
Norman Lloyd

L'attore era l'ultimo membro ancora in vita del Mercury Theater di Orson Welles, con cui avrebbe dovuto collaborare in occasione di Quarto potere prima di abbandonare il progetto. Norman Lloyd ha debuttato sul grande schermo in occasione del film Sabotatori, diretto dal regista Alfred Hitchcock con cui aveva poi collaborato anche in occasione di Io ti salverò. L'attore, a partire dal 1957, ha poi diretto, prodotto e interpretato molti episodi di Alfred Hitchcock presenta e di The Alfred Hitchcock Hour, serie andata in onda nel 1962.
Tra i capolavori in cui aveva recitato Norman ricordiamo anche Luci della ribalta diretto e interpretato da Charlie Chaplin.
Alcuni dei film più famosi in cui ha recitato sono L'età dell'innnocenza di Martin Scorsese, L'attimo fuggente diretto da Peter Weir e In Her Shoes.

Sul piccolo schermo era stato protagonista della serie A cuore aperto nel ruolo del Dottor Daniel Auschlander, recitando poi in show come Colombo, The Twilight Zone, La signora in giallo e Star Trek: The Next Generation.

La sua ultima apparizione sugli schermi risale al 2015 con Un disastro di ragazza, diretto da Judd Apatow. Norman Loyd, parlando del progetto, aveva dichiarato: "Non avevo mai lavorato senza uno script, ma con Apatow si tratta tutto di improvvisazione. Ti dà una premessa e devi adattarti".

Nel 2017 il regista Matthew Sussman aveva realizzato il documentario Who Is Norman Lloyd? dedicato alla vita e alla carriera dell'attore, raccontate anche nell'autobiografia Stages pubblicata nel 1993.