La produzione del film No Man of God, con star Elijah Wood, sarebbe stata finanziata con dei fondi ottenuti in modo illegale.
Allison Beaver, ex pattinatrice di velocità e fondatrice di una casa di produzione, avrebbe fatto una richiesta di sostegno economico legato al Covid, usando solo una parte dei 10 milioni di dollari richiesti per il film.
Il quotidiano The Salt Lake Tribune sostiene che Baver sia accusata di frode dopo aver fatto richiesta di un aiuto economico tramite il Paycheck Protection Program, ideato per aiutare chi ha un'attività economica durante la pandemia, sostenendo che la casa di produzione desse lavoro a 430 persone e dovesse pagare i propri dipendenti un totale di 4 milioni di dollari al mese. L'ex sportiva, tuttavia, sembra non dovesse affatto sostenere il lavoro di così tante persone e, per peggiorare la situazione, The Utah Office Economic Development e The Utah Film Commission non hanno mai avuto notizie dallo studio. L'attività di Allison Baver, inoltre, avrebbe come indirizzo della propria sede quello della residenza personale della fondatrice. Il governo, tuttavia, le avrebbe dato una cifra compresa tra 5 e 10 milioni di dollari.
Le accuse nei suoi confronti sostengono che abbia investito 150.000 dollari della cifra ottenuta dichiarando il falso per finanziare il film No Man of God con star Elijah Wood, di cui è produttrice esecutiva e che la vede impegnata anche con un piccolo ruolo.
Il lungometraggio racconta il complesso rapporto tra il serial killer Ted Bundy e l'analista dell'FBI Bill Hagmaier. La regia è stata curata da Amber Sealey.
L'ex sportiva non ha per ora commentato la situazione e non è chiaro se abbia deciso di finanziare il lungometraggio per far credere alle autorità di dover realmente gestire una casa di produzione o con altre motivazioni. Ulteriori dettagli potrebbero emergere il 18 gennaio 2022, quando dovrebbe svolgersi la prima udienza.