Dopo aver vinto l'Oscar con il documentario Bowling a Columbine, Michael Moore ha sorpreso tutti annunciando che non ha intenzione di iscrivere Fahrenheit 9/11 alla corsa agli Oscar del prossimo anno nella sezione dedicata ai documentari.
Al contrario, il regista più scomodo del mondo ed il coproduttore Harvey Weinstein hanno intenzione di far concorrere il loro film nella categoria del miglior film.
Lo stesso Moore a questo proposito ha dichiarato : "Non è che disprezzi l'idea di vincere un nuovo Oscar nella categoria dei documentari, credo solo che questa sia la cosa giusta da fare". E ha aggiunto di aver preso questa decisione per "non oscurare altri titoli meritevoli d'interesse nella categoria".
Dietro questa scelta e queste dichiarazioni un po' da guascone si nasconde il sogno di Micheal Moore: il regista ,infatti, spera che il suo Fahrenheit 9/11 possa essere trasmesso in televisione per raggiungere una platea ancora più vasta - esiste infatti una regola dell'Academy of Motion Pictures Arts and Science che stabilisce che i documentari iscritti al concorso possano essere trasmessi in TV solo dopo nove mesi dall'uscita nei cinema. Tale restrizioni non esiste per i film.
A proposito di Fahrenheit 9/11, ricordiamo che il film ha vinto la Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes, ha suscitato un vespaio di polemiche a causa delle sue rivelazioni sui legami tra il presidente americano Bush e la famiglia del terrorista Bin Laden, ed ha registrato incassi da record sia in patria che qui da noi.