Natalie Portman rifiuta "Nobel ebraico" in seguito ai "recenti avvenimenti" a Gaza

Il premio Oscar è al centro delle polemiche a causa della sua scelta di non voler ritirare un importante riconoscimento.

Natalie Portman ha annunciato che non andrà a ritirare un importante riconoscimento assegnato dalla Genesis Prize Foundation, considerato quasi il Nobel israeliano, dopo i "recenti eventi" avvenuti lungo la striscia di Gaza su cui stanno indagando le Nazioni Uniti e l'Unione Europea, dopo le notizie che sostengono siano morte dozzine di persone e ci siano centinaia di feriti a causa di un intervento militare.
La protagonista de Il cigno nero, inizialmente, aveva deciso di accettare il premio, pari a una cifra di circa 2 milioni di dollari, durante una cerimonia organizzata a giugno. La fondazione ha ora cancellato l'evento dichiarando che teme la decisione di Natalie causi all'iniziativa benefica di essere politicizzata, nonostante negli ultimi cinque anni si sia lavorato duramente per evitarlo.

Il ministro della cultura israeliana, Miri Regev, ha replicato all'annuncio dichiarando che l'attrice è "caduta nelle mani" della campagna di Boycott, Divestment and Sanctions che ha come scopo isolare lo stato ebraico: "Portman, nata a Israele, si è unita a chi racconta la meravigliosa e riuscita fondazione dello Stato di Israele come 'una storia di tenebre e oscurità'".
La notizia ha suscitato lo sdegno anche di alcuni politici e Oren Hazan ha persino richiesto che venga revocata la cittadinanza israeliana alla star.