É a Napoli milionaria, celebre commedia di Eduardo De Filippo, che si deve l'espressione Ha da passà 'a nuttata, anche conosciuta nella grafia più "dialettale" ma non autentica Adda passà 'a nuttata, una battuta che chiude la commedia dei Eduardo De Filippo e che spesso viene citata in circostanze drammatiche.
Quando a Eduardo De Filippo viene in mente l'idea per quella commedia che è poi diventata Napoli milionaria! è il 1945 e l'Italia è appena uscita dall'incubo della Seconda Guerra Mondiale.
A pronunciare quelle parole che, negli anni, sono diventate un vero e proprio simbolo di speranza e ottimismo, è il medico. Nel terzo atto, di sera, quando, dopo estenuanti ricerche, viene finalmente trovato il farmaco che promette di salvare la vita di Rituccia, figlioletta di Gennaro e Amalia, è il medico, dopo averlo somministrato, ad esclamare: "Mo ha da passà 'a nuttata. Deve superare la crisi".
Nella commedia, però, quelle parole vengono ripetute, nel finale, quando Gennaro decide di usarle per rincuorare la moglie, angosciata non solo dalla salute della figlia ma forse ancor di più dalle ferite che la guerra ha lasciato su tutti loro.
Nel testo integrale si legge: "Le offre una tazzina di caffè. Amalia accetta volentieri e guarda il marito con occhi interrogativi nei quali si legge una domanda angosciosa: 'Come ci risaneremo? Come potremo ritornare quelli di una volta? Quando?'. Gennaro intuisce e risponde con il suo tono di pronta saggezza: 'S'ha da aspettà, Ama'. Ha da passà 'a nuttata'".
Totò, le 10 scene più divertenti dei suoi film, tra risate e curiosità
Inequivocabile dunque il significato di una frase portatrice di ottimismo, esattamente come il medico era speranzoso circa la salute di Rituccia, proprio come Gennaro è fiducioso in un futuro che dovrà essere più luminoso di un recente passato buio.
Così non appare casuale che in questi giorni, al culmine di un periodo difficile e senza precedenti, siano in molti ad aver rispolverato e citato più volte poche e semplici parole in cui Eduardo De Filippo riuscì a racchiudere la speranza e l'attesa di un domani migliore.