Morto Stalin, se ne fa un altro fu bandito in Russia il 23 gennaio 2018, due giorni prima della sua uscita nelle sale cinematografiche di tutto il paese. Il ministero della Cultura russo dichiarò: "Il certificato di distribuzione del film è stato ritirato".
Un membro del comitato consultivo del Ministero della Cultura avrebbe dichiarato: "Il film dissacra i nostri simboli storici - l'inno sovietico, gli ordini e le medaglie, e il maresciallo Zhukov è ritratto come un completo idiota, non possiamo accettarlo, va contro i nostri valori."
Il membro del comitato aggiunse anche che l'uscita di questo film prima del settantacinquesimo anniversario della fine della battaglia di Stalingrado, il 2 febbraio, sarebbe stato "un vero e proprio affronto imperdonabile nei confronti dei veterani russi della seconda guerra mondiale".
Secondo un sondaggio condotto dal Centro di Ricerca dell'Opinione Pubblica Panrussa il 35% dei cittadini russi disapprovò la decisione di messa al bando della pellicola, mentre il 30% era favorevole e il restante 35% si dichiarava neutrale. Il 58% dei russi si dichiararono pronti a recarsi al cinema per vedere il film se il divieto fosse stato revocato.