Monica Vitti, quando disse: "La vecchiaia? Spero di conservare la memoria a lungo"

Quando il quotidiano Le Monde pubblicò la notizia del presunto suicidio di Monica Vitti, l'attrice dichiarò: 'Mi hanno allungato la vita, la vecchiaia? Spero di conservare la memoria a lungo'.

Monica Vitti confessò di aver paura di perdere la memoria quando, nel 1988, il prestigioso quotidiano francese Le Monde commise una clamorosa gaffe nei suoi confronti, pubblicando in prima pagina la notizia della sua morte, "avvenuta per suicidio con barbiturici".

Monica Vitti in una scena de L'avventura
Monica Vitti in una scena de L'avventura

Come riporta Repubblica, l'attrice, con grande eleganza e senso dell'umorismo, smentì la notizia, ringraziando i responsabili della gaffe per averle allungato la vita. "La mia amica piangeva, e al sentire la mia voce si è messa a piangere ancora più forte." Raccontò la Vitti all'epoca. "Mi ha detto ascolta. Ha alzato il volume della sua televisione, e io ho sentito chiaramente la voce commossa di una speaker che, parlando di me con i verbi al passato, diceva i suoi capelli biondi resteranno nella nostra memoria per sempre. Ho capito dopo qualche secondo cosa stava succedendo."

"Se penso alla morte? Certo. Ma mentre gli amici miei, Monicelli e anche Michelangelo Antonioni avevano da sempre l' abitudine di parlarne, e scherzarci, io evitavo, scappavo: ne ho un sacrosanto terrore. Il suicidio? Penso che sia un diritto. Ma personalmente non mi ha mai sfiorato l' idea. Io amo pazzamente la vita: sacrificherei molto per diventare vecchia, a cominciare dai soldi ai quali tengo poco, fino al lavoro stesso al quale invece tengo molto. Spero solo di conservare gli affetti. E la buona memoria, la forza di volontà di mio padre, del quale ieri ho festeggiato gli ottantanove anni." Concluse l'attrice.

Monica Vitti con Jean Sorel sul set di Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo!
Monica Vitti con Jean Sorel sul set di Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo!

Monica Vitti, prima di ritirarsi definitivamente a vita privata a causa delle sue condizioni di salute, si fece vedere in pubblico per l'ultima volta nel marzo del 2002, alla prima teatrale italiana di Notre-Dame de Paris. La terribile "patologia simile all'Alzheimer", secondo i suoi amici più intimi, aveva iniziato a tormentarla già dalla fine degli anni 80, quindi è ragionevole supporre che questa sua dichiarazione del 1988 fosse dovuta al fatto che si stavano probabilmente già manifestando in lei i primi sintomi della malattia.